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ORE LE MANS
ANTEPRIMA
Filippo Zanier
Non ce ne vogliano i protagonisti della
LMP2, ma alle spalle della lotta per la clas-
sifica assoluta, la gara più seguita sarà sen-
za dubbio quella della Classe GTE. Catego-
ria più numerosa in pista, con 26 vetture
divise nelle sottoclassi PRO e AM (quest'ul-
tima dedicata a equipaggi con un solo pilota
professionista), la GTE vede impegnata il
maggior numero di marchi, ben cinque
quest'anno grazie al ritorno della Dodge
con la sua Viper GTS-R. Un impegno mas-
siccio delle Case quindi, che se da una parte
aggiunge pepe alla sfida, dall'altra porta
con sé l'inevitabile mannaia del Balance of
Performance, necessario per equilibrare i
valori in griglia ed evitare figuracce a chi ha
stanziato budget milionari per presentarsi
al via. Ma il BoP, come viene confidenzial-
mente chiamato nell'ambiente, raramente
è scienza esatta e per tradizione porta con
sé mugugni e recriminazioni. Quest'anno
non fa eccezione, e vede la Ferrari nell'an-
golo degli scontenti: valutando gli aggiusta-
menti prestazionali deliberati per le varie
vetture, riassunti nella tabella a fianco, è
facile constatare come la 458 ne esca come
il modello più penalizzato: l'unica conces-
sione della FIA è stato uno "sconto" di 10
chilogrammi sul peso totale, ma a fronte di
questo gli uomini di Maranello sono stati
costretti ad abbassare l'alettone posteriore
di 10 cm, portandolo così a lavorare nel
flusso aerodinamico reso turbolento dal
tetto. Su un circuito veloce come Le Mans
aumentare l'incidenza (e la resistenza) per
recuperare la downforce perduta è fuori
discussione, e quindi i team del Cavallino
dovranno rassegnarsi ad avere una vettura
più instabile e ballerina, un bello svantag-
gio sull'arco delle 24 ore. Oltre a questo,
anche il vantaggio nei consumi messo in
mostra dalle 458 l'anno scorso è stato can-
cellato a tavolino, con una riduzione di 5
litri della capacità del loro serbatoio.
QUANTI VANTAGGI
PER LE VANTAGE
A rendere ancora più difficile la situazione
per gli uomini in rosso ci sono le agevola-
zioni concesse alla concorrenza: Porsche
condivide con Ferrari l'infausto abbassa-
mento dell'alettone posteriore, ma in cam-
bio le sono state concesse più potenza, con
bride motore più larghe di 1 mm, e uno
sconto di peso di 35 kg. In casa Corvette le
C6R si sono visti aggiungere 15 kg, ma
potranno montare l'alettone più in alto e
avranno restrittori più larghi di 1,3 mm.
Soddisfazione anche per le Viper: nel loro
caso nessun aggravio di peso, alettone alto,
un aumento delle bride di ben 1,5 mm e un
serbatoiomaggiorato di 5 litri per allungare
i turni di guida. Ancorameglio è andata alle
Aston Martin, che proprio nell'anno del
centenario hanno trovato una FIA partico-
larmente generosa: le Vantage GTE sono
più leggere (-20 kg), più potenti (+1,4 mm
ai restrittori), possono effettuare stint più
lunghi (+ 5 litri al serbatoio), viaggiare più
vicine a terra (-5 mm) e hanno l'ala poste-
riore più alta di tutto il lotto, ben 10 cm
sopra il valore di riferimento di inizio sta-
gione. Uno squilibrio decisionale tale che
ha permesso alle vetture inglesi, sviluppate
dalla Prodrive, di dominare la prova di
apertura del WEC a Silverstone e che a Le
Mans costringerà i loro avversari a rischia-
re moltissimo nell'arco delle intere 24 Ore
per tenere il passo, come ci ha spiegato il
diretto interessato Gimmi Bruni nell'inter-
vista che potete leggere a parte.
Porsche 911 RSR
1215
29,6
90
-100
55
Ferrari 458 Italia
1235
28,3
85
-100
55
Corvette C6R
1260
29,2
90
-25
55
Aston Martin Vantage
1225
29,7
95
0
50
Viper GTS-R
1245
29,6
95
-25
55
IL BALANCE OF PERFORMANCE DELLE 5 PROTAGONISTE
Peso
Restrittori
Serbatoio
Alt. alettone
Altezza
(
kg)
(
mm)
(
litri)
rispetto al tetto (mm)
da terra (mm)