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FORMULA 1
GP GRAN BRETAGNA
Stefano Semeraro
Menomale che alla fine i commissari
lo hanno assolto - o meglio, si sono
limitati a fargli una innocua raman-
zina per non aver rallentato in regi-
me di bandiera gialla. Perché alla
fine di un GP caotico, frammentato,
reso folle dalle gomme che esplode-
vano come bubble gum o si delami-
navano a go-go, ci sarebbe mancata
solo la squalifica del vincitore. Così
Nico Rosberg ha potuto festeggiare
una vittoria – la seconda del 2013
dopo quella diMonte-Carlo - che pro-
muove senza dubbio al Mercedes a
terza forza del campionato, anzi a
seconda se guardiamo al ranking per
costruttori. Una posizione che dà
fastidio a molti, convinti che il test
privato e illegale con la Pirelli al cen-
tro del testgate abbia fornito un van-
taggio importante alla Casa di Stoc-
carda. Ma che sicuramente fa gongo-
lare Ecclestone e chi punta a tratte-
nere nel Circus un marchio così
importante. E’ stato anche il primo
urrah per laMercedes in Gran Breta-
gna da quando nel 1955 StirlingMoss
vinse ad Aintree.
Il successo nel Tempio della velocità
per Nico arriva dopo quello di Mona-
co, aggiungendo prestigio alla sua
giovane carriera, ma stavolta la for-
tuna ha aiutato non poco Rosberg,
che ha potuto approfittare in manie-
ra copiosa delle disgrazie altrui. A
partire da quella del suo compagno
di squadra e poleman Lewis Hamil-
ton, che dopo otto giri ha dovuto
subire l’esplosione della posteriore
sinistra. A rimetterci lamescola sono
stati poi anche Felipe Massa, Jean-
Eric Vergne, Sergio Perez ed Esteban
Gutierrez - e il pilota McLaren alla
fine era infuriatononpoco;ma a spa-
lancare la strada aRosberg, dopodue
safety-car e un turbinio di duelli, è
stato il cambio di Sebastian Vettel,
che si è bloccato quando mancavano
dieci giri alla fine.
Ora si potrà discutere molto su cosa
sarebbe successo se Hamilton fosse
rimasto in gara, e se il suo incidente
è da attribuirsi alla debolezza costi-
tuzionale delle Pirelli, sempre più
sotto accusa da parte dei piloti che
minacciano un clamoroso sciopero
al prossimo GP, o dal troppo stress
che le frecce d’argento continuano ad
imporre alle coperture. Sulla prima
questione il diretto interessato, stre-
pitoso nel rimontare dall’ultima
posizione in cui si era ritrovato al
nono giro al quarto posto finale, con
un sorpassone a Kimi Raikkonen
all’ultimo giro, non ha molti dubbi:
«
Non penso che sarebbe stato un
problema vincere la gara, la macchi-
na era piuttosto danneggiata, specie
sul fondo; avevo perso molto carico
dinamico quindi mi sono sorpreso di
riuscire a tenere quel
ritmo.
Sono
sicuro
che
senza il pro-
blema alla
gomma