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FORMULA 1
GP GRAN BRETAGNA
Massimo Costa
C’è il sabato, che può rivelarsi molto triste per la Ferrari, per Fer-
nando Alonso, per Felipe Massa. Poi c’è la domenica, dove spesso
le cose cambiano inmeglio. In attesa di sapere, ma non ce lo diran-
nomai, se le difficoltà della F138 in qualifica dipendono da qualche
oscuro problema o magari dai piloti (perché no?) che non riescono
a interpretare al meglio la Q3 o anche la Q2, prendiamoci questo
bel terzo posto di Alonso. Certo inimmaginabile dopo i proclami
drammatici del dopo qualifica. Alonso, dalla quinta fila in cui si
ritrovava, non ha guadagnato nulla in partenza al contrario diMas-
sa che da dodicesimo è schizzato al quinto posto. Dopo di che,
Alonso ha cominciato a trasformarsi nell’animale da gara che
conosciamo, Montecarlo a parte. Sorpassi, perfetta visione della
corsa, nessun errore. E quando ha capito che il podio era a portata
di mano, non ce n’è stato per nessuno. UnAlonso furioso, nel senso
buono del termine, che se ne fregava dei rischi che potevano deri-
vare dall’assaltare i cordoli: “Dovevo spingere, mi dicevano di stare
attento, di girare largo dai cordoli, ma io dovevo attaccare e supe-
rare gli avversari, quindi non ho cambiato le mie linee”. Chiaro il
concetto? E dire che il rischio di veder saltare per aria una gomma
anche sulla sua Ferrari c’è stato: “Nel primo stint avevo le gomme
distrutte, me ne sono accorto nelle ultime curve e sono rientrato
ai box. Meno male sennò rischiavo di fare la fine di Massa”.
Comunque Alonso è sincero e ringrazia la fortuna: “Questa volta
ci ha aiutato, ma era in debito con noi. Il risultato è una sorpresa
ed è arrivato per i problemi alle gomme di chi ci precedeva e per
il guasto di Vettel”.
Il campionato è ancora apertissimo, certo una vittoria di Vettel
avrebbe preoccupato molto di più. Ma a leggere quei tre giorni di
Silverstone c’è da farsi venire il mal di testa. Perché la Ferrari ha
così deluso su un tracciato che era ritenuto favorevole alle F138?
E’ una domanda senza risposta perché, come capita da ormai un
paio di anni, con queste gomme così sensibili a tutto, in particolare
al meteo, le cose per una monoposto cambiano più veloce del gior-
no e della notte. E poi ci sono quegli sviluppi che non funzionano,
proprio come accadeva nel 2012, come ha “urlato” Alonso il vener-
dì e il sabato: “Da venerdì non siamo andati forte, spero rimanga
un caso isolato e al Nurburgring dobbiamo migliorare”. Senza cer-
tezze, senza un perché della debacle dei primi due giorni si va in
Germania. Chi almeno dal punto di vista del morale si è tirato un
po’ su è Massa. Che dopo la botta del venerdì e l’amarezza di essere
rimasto impantanato nel Q2, in gara ha azzeccato una partenza
pazzesca e solo l’esplosione della gomma posteriore sinistra gli ha
impedito di poter puntare al podio. Nonostante ciò, non si è perso
d’animo, è risalito con coraggio anche se il pensiero che il problema
al pneumatico si potesse ripresentare non lo ha fatto certo vivere
tranquillo.
Le rimonte di Alonso
Melbourne Da 5° a 2°
Montmelò Da 5° a 1°
Montreal
Da 6° a 2°
Silverstone Da 9° a 3°