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MOTO GP
GARA AD ASSEN
Luigi Ansaloni
Due eroi in tuta blu. Uno col numero 46, che
torna nel posto che è stato suo per tanto
tempo. Uno con il numero 99 che va sotto i
ferri con una clavicola fratturata e nel giro
di 30 ore fa la spola tra la Spagna e l’Olanda
e arriva quinto in gara, compiendo un mira-
colo. Valentino Rossi e Jorge Lorenzo, com-
pagni in Yamaha e compagni anche nella
storia delle storie ad Assen, l’università delle
moto. Il Dottore ha vinto la gara, il maior-
chino probabilmente il mondiale. Pedrosa,
l’avversario più pericoloso per il campione
del mondo, è riuscito a guadagnare, con
Lorenzo conciato in quel modo, solo due
punti, arrivando quarto. Il coraggio di Jorge
meriterebbe davvero pagine e pagine e pagi-
ne nemmeno fosse l’Iliade, ma anche la car-
riera di Valentino Rossi e le sue rinascite
meriterebbero quantomeno l’attenzione di
Omero. Il Dottore ha approfittato come
meglio non poteva delle difficoltà e della
sventura dei rivali ed è tornato dopo tre anni
al successo, quando ormai tutti (forse, dicia-
mocela tutta, compreso lui) ci sperava più.
Successo numero 106 per il nove volte cam-
pione del mondo, che ha preceduto uno sca-
tenato Marc Marquez (che aveva due dita
rotte) e Carl Crutchlow, che era partito in
pole position. A fine gara Rossi si è lasciato
andare alla gioia più sfrenata e totale, sod-
disfatto come non mai. "Sono contento, ma
non abbastanza ancora - ha detto - è bello
tornare a vincere dopo così tanto tempo. Ho
lavorato tanto, ringrazio la Yamaha di aver-
mi dato un'altra possibilità". "Non dico che
non riesco a crederci, però – continua - E'
una soddisfazione incredibile. Sapevo che
oggi poteva essere la mia gara. 'Provo a vin-
cere', mi sono detto. E' andata benissimo".
Il feeling con la M1 ricorda quello dei tempi
migliori, le difficoltà di inizio stagione sono
ormai alle spalle. "Riesco a gestire benissi-
mo la moto in frenata. Quando voglio pas-
sare qualcuno, lo passo. Questo è stato il più
grande passo avanti", aggiunge riassumen-
do i progressi della moto. Ma la gioia dipen-
de anche da un altro fattore: "Abbiamo vinto
una gara vera - continua Rossi - c'era solo
Lorenzo che non era al 100 per 100, per il
resto non ho avuto colpi di fortuna o cose
simile. Essere tornati a vincere è una cosa
incredibile. E' stata dura, ho battagliato con
tutti. Prima della gara ho detto che volevo
partire per vincere. Poi quando ho raggiunto
la prima posizione è stata dura perché
Pedrosa mi è rimasto attaccato alla coda, poi
si è fatto sotto Marquez, ma ho spinto forte
e ho capito che ce la potevo fare". In classi-
fica ora Pedrosa ha nove punti su Lorenzo,
dopo Marquez, Crutchlow e Rossi. Per
quanto riguarda le altre categorie, Lo spa-
gnolo Pol Espargarò (Kalex) ha vinto la gara
della Moto2 precedendo l'inglese Scott Red-
ding (Kalex), sorpassato a meno di un giro
della fine. Sul gradino più basso del podio lo
svizzero Dominique Aegerter (Suter). Sedi-
cesimo il sammarinese Alex De Angelis
(
SpeedUp), 19/o Mattia Pasini (SpeedUp);
caduta senza conseguenze per Simone Corsi
(
SpeedUp). Redding rimane in testa alla
classifica del Mondiale con 134 punti,
Espargaro' e' secondo con 104, successo di
Luis Salom, che si impone davanti a Vinales
e Rins, e allunga in vetta al mondiale, por-
tando a 10 le lunghezze di vantaggio sul
secondo.