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Registrazione al tribunale Civile di Bologna
con il numero 4/06 del 30/04/2003
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)
Redaz i one :
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18 maggio 1942 n.1369
L’editoriale
TRAGEDIE
SEMPRE
IN AGGUATO
Motorsport is dangerous, ok lo sappiamo. Però, cavolo.Mori-
re in una manifestazione semi amatoriale per ricordare il
compianto Simoncelli, e con un incidente che più o meno ha
avuto la stessa dinamica, ha qualcosa di insopportabile. Da
far venire il mal di testa per settimane. Non vogliamo rive-
stire il ruolo di “quelli del giorno dopo”, però è vero, sia per
le quattro sia per le due ruote, che quando si organizzano
eventi di questo genere, post stagione, per beneficenza o
anche semplicemente per raccogliere un manipolo di piloti a
riposo e divertirsi, la guardia viene abbassata. E’ capitato
anche a noi di partecipare a qualche corsetta kartistica di fine
anno su strani tracciati, pericolosi, con pali di qua e di là,
alberi non lontani. Ma tanto è un gioco dicevano anche piloti
professionisti. Come dire, sappiamo bene dov’è il confine che
porta al rischio totale, qui è tutto sotto controllo. Ma non è
così. L’incidente stupido, banale, anche a bassa velocità, è
sempre in agguato. E anche manifestazioni sciocche, inutili
omeno, devonomantenere livelli di sicurezza da F.1. C’è poco
da fare. E il caso Romboni lo dimostra. Una scivolata come
milioni di altre,ma conunamoto difficile che il poveroDoria-
no tra l’altro non aveva mai condotto prima (quindi anche
una certa approssimazione di tutti), si è rivelata fatale. Per-
ché? Perché Romboni è finito su un altro pezzo di quellamini
pista, contromano, venendo travolto da un incopevole con-
corrente. Possibile che professionisti come Biaggi e Dovizio-
so, per esempio, lì presenti, non avessero calcolato che
cadendo in quelle curvette senza alcuna protezione attorno,
si sarebbe finiti su un successivo pezzo di pista? Possibilissi-
mo, perché come detto sopra, in questi eventi si abbassa la
guardia. Non si considera minimamente la presenza del
rischio. Dicono che quel tracciato di Latina è omologato dalla
Federazione internazionale, che era stato sconsigliatodimet-
tere balle di paglie nelle curve per impedire, appunto, di tra-
cimare oltre. Veti incomprensibili, a nostro avviso. La trage-
dia di Romboni speriamo apra gli occhi a tutti. E ricordi che
quando ci si mette il casco in testa, fosse per una gara di F.1
e diMotoGP o per la più inutile corsetta amatoriale tra amici,
il dramma fatale è sempre lì, sospeso nell’aria, pronto a farci
piombare nella più totale tristezza.
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