Michele Montesano
La 52ª 24 Ore del Nürburgring resterà impressa negli annali come l’edizione più breve mai disputata sul circuito dell’Inferno Verde. La gara, terzo appuntamento stagionale dell’Intercontinental GT Challenge, è stata condizionata dalle avverse condizioni meteo. In particolare la fitta nebbia, calata poco prima della mezzanotte del sabato, ha costretto la direzione a esporre la bandiera rossa sospendendo, di fatto, le attività in pista. Neppure nel corso della mattinata di domenica la nebbia si è diradata, rendendo nulli i tentativi di riprendere la gara che è finita anzitempo sotto il regime di safety car.
A vincere la 24 Ore del Nürburgring sono stati Frank Stippler, Christopher Mies, Ricardo Feller e Dennis Marschall che, dopo 7 ore e 22 minuti di gara effettiva, hanno completato solamente 50 tornate dell’Inferno Verde. Con tale risultato l’equipaggio dell’Audi non solo ha centrato il settimo successo della Casa dei Quattro Anelli ma anche regalato la settima vittoria al team Scherer Sport PHX, precedentemente noto come Phoenix Racing, che ha così eguagliato il Manthey Racing tra le squadre più vittoriose di sempre nella 24 Ore del Nürburgring.
Le difficili condizioni meteo hanno influenzato la gara fin dalla partenza. La scelta delle gomme, visto l’abbondante scroscio d’acqua iniziale, si è rivelata cruciale già nelle prime battute. A farne le spese, tra gli altri, è stata la BMW del poleman Dan Harper che, già al termine del giro di formazione, è rientrata ai box per sostituire le slick con gli pneumatici da bagnato. Scivolato in fondo allo schieramento, Harper ha quindi dato vita a un’intensa rimonta.
Nel mentre a salire al comando è stato Kevin Estre. Il francese ha sfruttato il miglior bilanciammo della sua Porsche 911 GT3 R sul bagnato per staccare la BMW di Augusto Farfus, primo tra gli inseguitori. Man mano che la pista si è iniziata ad asciugarsi Estre ha perso il suo slancio venendo sopravanzato da Sheldon van der Linde, tra i primi a passare alle gomme da asciutto. Sfortunatamente il sudafricano della BMW, durante una fase di doppiaggio nel corso della terza ora, è astato coinvolto in un violento incidente che l’ha costretto al ritiro.
La lotta per la vittoria si è quindi riaperta, con la pioggia che è tornata a bagnare alcuni tratti della pista. Anche in questo caso le squadre hanno optato per diversificare le strategie. Ad approfittarne è stato Stippler che, restando con le gomme slick, ha portato al comando della gara l’Audi R8 LMS GT3 dello Scherer Sport PHX. Il tedesco, però, non ha avuto vita facile dovendo prestare attenzione al recupero da parte dei piloti Mercedes e a Porsche. Come prevedibile, al vertice si sono susseguiti numerosi cambi di posizione.
Inizialmente in difficoltà sull’asfalto bagnato, l’Audi del team Scherer è tornata competitiva sull’asciutto. All’imbrunire, è quindi toccato a Feller recuperare il terreno perso durante le soste ai box prima di cedere il volante a Mies. Il tedesco, allo scoccare dell’ottava ora, ha sorpassato Harper prendendo le redini della corsa. La pioggia ha quindi lasciato il posto alla nebbia che, con il calare del buio, si è intensificata fino a costringere la direzione gara, alle 23:23 ora locale, ad esporre la bandiera rossa.
Trascorsa la notte senza attività in pista, anche al mattino la situazione non è migliorata. Le vetture sono tornate in pista solamente alle 13:30 per affrontare cinque giri dietro la safety car. Tuttavia le condizioni proibitive hanno fatto desistere definitivamente. La 24 Ore del Nürburgring non solo è terminata anzitempo, ma con soli 1268,9 km portati a termine dal quartetto Audi composto da Stippler, Mies, Feller e Marschall.
Poiché la squadra dello Scherer Sport PHX non è iscritta all’Intercontinental GT Challenge, il punteggio massimo, sebbene dimezzato per via della gara accorciata, è andato alla Porsche del team Manthey di Estre, Laurens Vanthoor, Thomas Preining e Ayhancan Güven, seconda sul traguardo. A completare il podio la BMW griffata RMG di Harper, Max Hesse e Charles Weerts.
Quarto posto per la Mercedes AMG di Daniel Juncadella, Luca Stolz e Maximilian Götz. Al comando delle operazioni all’imbrunire, Kelvin van der Linde ha poi perso secondi preziosi quando la pista è tornata ad asciugarsi. Il sudafricano, assieme a Marco Mapelli e Jordan Pepper, ha portato la Lamborghini Huracan dell’Abt al quinto posto assoluto. Dopo aver vinto la scorsa edizione, siglando il record di maggior numero di giri percorsi ben 162, il team Frikadelli Racing si è dovuto accontentare della dodicesima posizione. Complice una sosta, effettuata negli ultimi cinque giri in regime di safety car, la Ferrari 296 GT3 del team tedesco è scivolata fuori dalla top 10.
Quattordicesimi assoluti, il terzetto dello Schnitzelalm Racing Marcel Marchewicz, Jay Mo Härtling e Kenneth Heyer ha condotto la Mercedes AMG GT3 alla vittoria di classe ProAm. Chiuso il programma nel FIA WEC, Glickenhaus è tornata nell’Inferno Verde. Nonostante la sostituzione del cambio nel corso delle prime ore di gara la SCG 004, condotta da Come Ledogar, Franck Mailleux, Thomas Mutsch e Lance David Arnold, ha conquistato il successo di classe SPX.
L'ordine d'arrivo della 24 Ore del Nurburgring 2024 (top-15)
1 - Stippler-Mies-Feller-Marschall (Audi R8) - Scherer PHX - 50 giri - 23h05'27"680
2 - Vanthoor-Preining-Estre-Güven (Porsche 911) - Manthey - 00"603
3 - Harper-Hesse-Weerts (BMW M4) - RMG - 05"399
4 - Stolz-Götz-Juncadella (Mercedes AMG9) - HRT - 05"646
5 - Mapelli-Pepper-K.van der Linde (Lamborghini Huracan) - ABT - 06"168
6 - Andlauer-Bachler-Müller-Picariello (Porsche 911) - Falken - 06"723
7 - Marciello-Martin-Wittmann-Farfus (BMW M4) - Rowe - 24"601
8 - Vervisch-Haase-Winkelhock-Feller (Audi R8) - Scherer PHX - 25"047
9 - Au-Niederhauser-Kolb-Dontje (Porsche 911) - Lionspeed - 26"078
10 - Eriksson-Heinemann-Menzel-Ragginger (Porsche 911) - Falken - 26"909
11 - Beretta-Bird-Owega-Maini (Mercedes AMG9) - AMG - 28"483
12 - Fernandez-Keilwitz-Ludwig-Varrone (Ferrari 296) - Frikadelli - 29"954
13 - Holzer-Seefried-Buus-Dienst (Porsche 911) - Dinamic - 1'17"172
14 - Marchewicz-Härtling-Heyer (Mercedes AMG9) - Schnitzelalm - 1 giro
15 - Soufi-Kratz-Paul-Caresani (Lamborghini Huracan) - Konrad - 1 giro