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5 Nov [20:34]

ANTEPRIMA
La Lotus Cars rileva il team Renault

Italiaracing ha saputo che il prossimo 9 dicembre, quando si riunirà a Monte Carlo la Formula One Commission (che delibera regolamenti sportivi e tecnici ed è composta dal presidente FIA Jean Todt, da Bernie Ecclestone, dai rappresentanti dei dodici team, dei motoristi, del gommista), tra gli argomenti sul tavolo vi sarà la proposta di Toni Fernandes di modificare il nome del proprio team, ora conosciuto come Lotus Racing. Così come quella della Renault, anch'essa intenzionata a cambiare il marchio e a uscire di scena. La notizia arriva direttamente da San Paolo. Lotus Cars, quella originale tanto per intenderci, è partita all'attacco.

Ed è pronta a rilevare il team Renault, meglio dire la squadra di proprietà per il 75 per cento di Genii Capital (la Casa francese ha il rimanente 25 per cento), la finanziaria lussemburghese di Gerard Lopez divenuta proprietaria del team con sede ad Enstone. Dany Bahar, amministratore delegato di Lotus Cars, è un fiume in piena. Poche settimane fa erano stati annunciati i programmi Indycar e Gran Turismo, ancora prima era arrivata la notizia dell'unione con il team ART in GP2. Contatti sono i corso anche con la Nascar. Adesso, la F.1. Il team che schiera Robert Kubica e Vitaly Petrov si chiamerà Lotus-Renault ed avrà i colori classici verde-giallo.

Proprio quelli utilizzati questa stagione dalla Lotus Racing del malese Fernandes, che aveva rilevato il glorioso nome da David Hunt, fratello dello scomparso campione del mondo James. Ebbene, tra Lotus Cars, in compagnia del gruppo Proton, e Lotus Racing è in corso una battaglia legale per quanto riguarda l'utilizzo del nome che Colin Chapman portò nel mondo delle corse. Fernandes non ha alcuna chance di poter spuntarla anche perché pare che Hunt in realtà non fosse in possesso di nessuna concessione del nome Lotus, nessuna licenza. E dire che Proton, vicina al governo malese, a inizio anno pareva vicino a Fernandes, ma qualcosa non deve aver girato per il verso giusto.

Le prime avvisaglie che qualcosa stava cambiando le abbiamo notate oggi, nei comunicati rilasciati da Renault e Lotus Racing per quanto riguarda la fornitura dei motori al team di Fernandes nel 2011. Il nome Lotus non è mai apparso e si parlava di 1Malaysia Racing. Non va inoltre dimenticato che Fernandes, anche lui entrato in GP2, ha nominato la propria squadra Air Asia, la sua compagnia aerea. Insomma, il team principal malese ha praticamente già messo nel cestino il nome Lotus. Questo tornerà ai suoi veri proprietari, Lotus Cars e Proton, che ora stanno per compiere un passo importantissimo: l'ingresso diretto in F.1.

Queste operazioni fanno passare in secondo piano l'uscita di scena, in sordina, della Renault. Già disimpegnatasi alla fine del 2009, il costruttore francese di fatto rimane come fornitore di motori per Lotus (quella vera), 1Malaysia Racing e, ovviamente, Red Bull.

Massimo Costa