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27 Mar [12:03]

Rally del Kenya – Shakedown
Rovanperä apre braccato dalle Hyundai

Michele Montesano

La 72ª edizione del Safari Rally del Kenya segna la prima prova su sterrato della stagione 2024 del WRC. Dopo aver affrontato l’asfalto e il ghiaccio del Montecarlo e le nevi della Svezia, il Mondiale Rally si reca in Africa per una delle gare più iconiche della specialità del traverso. Rientrato nel giro iridato nel 2021 dopo una lunga assenza, il Rally del Kenya sinora è andato in scena sempre in estate. Quest’anno, invece, ci sarà un ritorno al passato con il Safari che è tornato nella sua classica collocazione del fine settimana pasquale. Ciò comporterà una nuova sfida per i protagonisti del WRC che andranno ad affrontare l’incognita meteo, questa è infatti la stagione delle piogge in Kenya.

Reduce da due vittorie, in altrettanti rally sinora disputati, Hyundai è senza dubbio la squadra da battere in questo avvio di campionato. Oltre al team, anche la i20N Rally1 si è rivelata competitiva su fondi diametralmente opposti. Per la vettura coreana arriverà quindi la prova definitiva per capire se è migliorata anche sulla terra. Ugualmente Thierry Neuville (nella foto sotto), leader del campionato, vorrà dire la sua per apporre il suo primo sigillo sul Safari oltre a cancellare la cocente squalifica dello scorso anno, per aver effettuato ricognizioni non consentite.



Chi partirà con il coltello tra i denti sarà Ott Tänak. Tornato in Hyundai, dopo un anno in Ford M-Sport, l’estone finora ha raccolto decisamente meno del previsto. Con ventisette punti di distacco dal compagno di squadra, Tänak nel Safari ha l’obbligo di recuperare il terreno perso. In Kenya sarà della partita anche Esapekka Lappi. Reduce dal successo in Svezia, il finlandese non è più un outsider ma una certezza nel team Hyundai. Dopo le nevi scandinave, Lappi potrà fare sicuramente bene anche sugli sterrati africani.

Da quando è tornato nel WRC, il Safari è stato di fatto terreno di caccia per Toyota. Il costruttore nipponico è sempre salito sul gradino più alto del podio, due volte con Sebastien Ogier e una con Kalle Rovanperä, oltre a conquistare un clamoroso poker nelle ultime due edizioni. Riflettori puntati proprio sul campione in carica Rovanperä, quest’anno chiamato a una stagione a metà servizio. Dopo la delusione della Svezia, il Flying Finn vorrà senz’altro rifarsi in Kenya.



Restando in Toyota, sorvegliato speciale sarà anche Elfyn Evans. Il gallese, che paga solamente tre punti sul leader Neuville, è chiamato a dimostrare sul campo di essere il caposquadra del team giapponese. Lo stesso Takamoto Katsuta in Kenya si è sempre comportato bene ottenendo due podi. Ford M-Sport si affiderà principalmente ad Adrien Fourmaux (nella foto sopra). Reduce dal suo primo podio iridato in carriera nel Rally di Svezia, il francese proverà a ripetere la sua ottima performance anche sugli sterrati kenioti. A completare la formazione Gregoire Munster e il ritorno del gentleman driver Jourdan Serderidis.

Al termine dello Shakedown di Loldia, lungo 5,4 km, Rovanperä è risultato il più veloce. Il pilota della Toyota ha voluto mettere subito le cose in chiaro stampando un riferimento di 3’21”1. Il finnico, non solo ha aperto il fine settimana del Safari, ma ha anche migliorato di oltre un secondo il crono ottenuto lo scorso anno. Alle spalle di Rovanperä, staccato di appena due centesimi, troviamo Neuville. Il belga è riuscito a siglare il miglior crono nel suo terzo e ultimo passaggio precedendo il suo compagno di squadra Lappi (nella foto sotto) di tre decimi.



Fuori dal podio virtuale troviamo Evans che ha preferito iniziare con cautela il Rally del Kenya. Il gallese, a parità di vettura, al termine dello Shakedown ha pagato un secondo dal leader Rovanperä. Dopo aver siglato il riferimento nel primo passaggio, Tänak si è dovuto accontentare del quinto crono. A seguire Fourmaux, il più veloce dei piloti Ford M-Sport, tallonato dalla Toyota Yaris di Katsuta e dalla Puma del team-mate Munster.

Avvio stagionale più che positivo per Gus Greensmith. Alla sua prima presenza nel 2024, l’inglese del Toksport WRT ha ottenuto il riferimento di classe WRC2. Stampando un crono di 3’45”6, Greensmith ha battuto di un secondo e due il compagno di squadra Oliver Solberg, protagonista di un fuoristrada che fortunatamente ha causato solo danni estetici alla sua Fabia (nella foto sotto). Tripletta Skoda nel WRC2 completata dall’esperto Kajetan Kajetanowicz. Avvio a rilento per Nicolas Ciamin, costretto a prendere parte allo Shakedown in ritardo per via di un problema alla sospensione della sua Hyundai i20N Rally2.



Nonostante sia stato anticipato a marzo, il Safari Rally del Kenya anche quest’anno si presenta con una veste quasi immutata. Fulcro della gara sarà la pittoresca Great Rift Valley con gli equipaggi che dovranno affrontare 367,76 km cronometrati suddivisi in 19 PS. La Prova Spettacolo di Kasarani, nel cuore di Nairobi, farà da antipasto del giovedì. La vera sfida inizierà però con la tappa del venerdì sulle sponde del lago Naivasha. I piloti si sfideranno sui 127,58 km cronometrati delle speciali di Loldia, Geothermal e Kedong che verranno ripetute due volte.

Con i suoi 160,96 km, la tappa del sabato sarà la più lunga e massacrante del Safari. La giornata vedrà il doppio passaggio delle PS di Soysambu, seguita dalla Elmenteita e, per ultima, l’iconica Sleeping Warrior, all’ombra della collina che ricorda il profilo di un guerriero Masai sdraiato. Infine domenica ci saranno da affrontare gli ultimi 74,38 km con le speciali di Malewa, Oserengoni ed Hell’s Gate, quest’ultima nel secondo passaggio farà da Power Stage conclusiva.

Come nelle passate edizioni, l’intero rally si svolgerà all’interno di tenute private per mantenere elevati gli standard di sicurezza. La superficie dura e abrasiva, in caso di pioggia, potrà lasciare lo spazio a un terreno fangoso e argilloso. Da non sottovalutare anche la possibile presenza di guadi d’acqua che metteranno a dura prova l’affidabilità delle Rally1. Pirelli ha portato le Scorpion KX RWC SA Soft quale mescola principale, in grado di garantire un grip elevato nella maggior parte delle condizioni. Mentre le Hard verranno utilizzate nelle speciali con fondo sconnesso e ricco di rocce.

Mercoledì 27 marzo 2024, shakedown (top 15)

1 - Rovanpera-Halttunen (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'32"1
2 - Neuville-Wydaeghe (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'32"1
3 - Lappi-Ferm (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'32"4
4 - Evans-Martin (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'33"1
5 - Tanak-Jarveoja (Hyundai i20N Rally1) - Hyundai - 3'33"7
6 - Fourmaux-Coria (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'35"8
7 - Katsuta-Johnston (Toyota GR Yaris Rally1) - Toyota - 3'36"0
8 - Munster-Louka (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'40"8
9 - Greensmith-Andersson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'45"6
10 - Solberg-Edmondson (Skoda Fabia WRC2) - Toksport - 3'46"8
11 - Kajetanowicz-Szczepaniak (Skoda Fabia WRC2) - Kajetanowicz - 3'49"8
12 - Serderidis-Miclotte (Ford Puma Rally1) - M Sport - 3'49"8
13 - Dominguez-Penate (Citroen C3 WRC2) - Dominguez - 3'58"4
14 - Ciamin-Roche (Hyundai i20N WRC2) - Ciamin - 4'04"9
15 - Patel-Khan (Skoda Fabia WRC2) - Patel - 4'06"5