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13 Ott [10:00]

Suzuka - Doppietta Red Bull
Grosjean ancora sul podio

Massimo Costa

Storditi dall'ennesima vittoria di Sebastian Vettel, sudata, cercata, meritata benché aiutata dalla strategia del team Red Bull che in un certo senso ha finito per penalizzare Mark Webber, proviamo a leggere le cifre stampate dal tedesco: nono successo stagionale, quinto consecutivo, 90 punti di vantaggio su Fernando Alonso, quattro gare al termine del campionato, massimo di 100 punti a disposizione. Se le probabilità di aggiudicarsi il titolo in Giappone erano reali, ma minime, tra due settimane in India, la percentuale aumenta vistosamente. Se Vettel vincerà e Alonso si piazzerà quinto o peggio, Vettel sarà campione del mondo per la quarta volta consecutiva. E a soli 26 anni.

E dire che si era messa male nei primi metri dopo il via. Il poleman Webber si è mosso lentamente al pari di Vettel. Dalla seconda fila, Grosjean è balzato in testa, ci ha provato anche Hamilton infilandosi tra le due Red Bull. Ma nel sandwich, la sua gomma posteriore destra ha leggermente colpito quelle lame che sono oggi i baffi (così si chiamavano un tempo le ali anteriori). Quello sinistro di Vettel ha dunque tagliato il pneumatico di Hamilton che alla prima curva ha dovuto lavorare di volante per non girarsi in mezzo al gruppo quando la gomma ha ceduto. Grosjean ha disputato una gran prima parte di gara, Webber lo ha controllato a distanza, Vettel ha cercato di salvaguardare le gomme.

E ci è riuscito bene rispetto a Grosjean, anche lui due soste, mentre Webber ha giocato sui tre pit-stop. Così facendo, l'australiano che aveva preso il comando, dopo il terzo cambio gomme si è buttato in pista in terza piazza, ha recuperato su Grosjean, ma al contrario di Vettel, più pragmatico nel sorpasso del pilota Lotus, si è incartato per ben sei tornate. Non ha trovato mai lo spunto Webber, certamente Grosjean è stato abile nella difesa. C'è voluto il doppiaggio di Sergio Perez per favorire la scia di Webber su Grosjean, ma ormai era l'ultimo giro e Vettel era volato via.

Ora si discuterà a lungo sul perché Vettel abbia adottato una strategia più conservativa nella prima parte di gara, per poi scatenarsi nel finale, e impostata su due pit-stop mentre Webber ha dovuto fare tre cambi pneumatici. Non si è voluto rischiare nel tenerlo fuori negli ultimi dieci giri, ma va detto che se Webber partiva meglio e se superava con maggiore celerità Grosjean, forse sul gradino più alto del podio poteva esserci l'australiano. Di sicuro, Vettel e Webber si sarebbero trovati vicinissimi negli ultimi giri e sarebbe stato gustoso vivere quel che poteva accadere. Webber comunque era allegro, dopo due ritiri consecutivi il secondo posto è un ottimo toccasana.

Grosjean ha dimostrato una grande solidità mentale confermandosi il talento che è. Una annata pulita la sua, lontana dagli incidenti del 2012 che lo avevano portato addirittura allo stop imposto dalla FIA nel GP di Monza. Evidentemente la punizione dello scorso anno gli ha fatto bene, Grosjean si è ricostruito, ha portato punti pesanti alla Lotus nel corso del campionato, ora ha firmato due terzi posti consecutivi, il quarto in totale. Rimanendo in casa Lotus, è mancato Kimi Raikkonen, apparso in difficoltà fin dal venerdì. In gara è emerso come al solito, ottimi sorpassi e quinto posto finale, ma lontanissimo da Grosjean.

Fernando Alonso ha concluso al quarto posto. La Ferrari ha sofferto per tutto il fine settimana. Lo spagnolo si è rimboccato le maniche, ha passato buona parte della corsa dietro al compagno Felipe Massa (poi decimo per via di un drive through per velocità elevati in corsia box), ha nuovamente lottato con Nico Hulkenberg come in Corea del Sud, ma questa volta se lo è messo dietro con un gran sorpasso alla prima curva nelle battute finali. Il mal di pancia di Alonso è forte e anche dopo la qualifica sono arrivate le solite accuse contro la Ferrari. Che nel dopo estate non ha azzeccato uno sviluppo, evidentemente.

Chi invece non ne ha sbagliato uno, nonostante i problemi economici che la affliggono, è stata la Sauber. Per la prima volta questa stagione, due C32 hanno concluso in zona punti, con Hulkenberg sesto ed Esteban Gutierrez settimo e per la prima volta nei primi dieci. Una gara coriacea per entrambi, con Hulkenberg autore di tanti duelli e bravo nell'approfittare di una strategia intelligente del team, con pit-stop anticipati rispetto alla Ferrari che hanno premiato il tedesco (ci ha poi dovuto pensare Alonso per metterci una pezza), e un Gutierrez spettacolare, mai domo, durissimo con Massa e Nico Rosberg.

A proposito di Rosberg, il tedesco poteva concludere quarto o quinto e non ottavo, se il box Mercedes non lo avesse rispedito via dal pit-stop mentre arrivava Sergio Perez. Collisione sfiorata tra lo spavento dei meccanici Lotus, giusta penalità inflitta al pur incolpevole Rosberg. La Mercedes si aspettava molto da Suzuka, invece Hamilton si è subito autoeliminato, ma certo è stata questione di centimetri. Jenson Button ha portato la McLaren al nono posto superando Massa in volata. Un grande Daniel Ricciardo ha ecceduto in un sorpasso pur coraggioso, alla 130R, a Paul Di Resta ed è stato penalizzato. Niente punti per Toro Rosso e Force India.

Photo 4



Domenica 13 ottobre 2013, gara

1 - Sebastian Vettel (Red Bull RB9-Renault) - 53 giri 1.26'49"301
2 - Mark Webber (Red Bull RB9-Renault) - 7"129
3 - Romain Grosjean (Lotus E21-Renault) - 9"910
4 - Fernando Alonso (Ferrari F138) - 45"605
5 - Kimi Raikkonen (Lotus E21-Renault) - 47"325
6 - Nico Hulkenberg (Sauber C32-Ferrari) - 51"615
7 - Esteban Gutierrez (Sauber C32-Ferrari) - 1'11"630
8 - Nico Rosberg (Mercedes W04) - 1'12"023
9 - Jenson Button (McLaren MP4/28-Mercedes) - 1'20"821
10 - Felipe Massa (Ferrari F138) - 1'29"263
11 - Paul Di Resta (Force India VJM06-Mercedes) - 1'38"572
12 - Jean-Eric Vergne (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1 giro
13 - Daniel Ricciardo (Toro Rosso STR8-Ferrari) - 1 giro
14 - Adrian Sutil (Force India VJM06-Mercedes) - 1 giro
15 - Sergio Perez (McLaren MP4/28-Mercedes) - 1 giro
16 - Pastor Maldonado (Williams FW35-Renault) - 1 giro
17 - Valtteri Bottas (Williams FW35-Renault) - 1 giro
18 - Charles Pic (Caterham CT03-Renault) - 1 giro
19 - Max Chilton (Marussia MR02-Cosworth) - 1 giro

Giro più veloce: Mark Webber 1'34"587

Ritirati
7° giro - Lewis Hamilton
0 giri - Giedo Van der Garde
0 giri - Jules Bianchi

Il campionato piloti
1.Vettel 297; 2.Alonso 207; 3.Raikkonen 177; 4.Hamilton 151; 5.Webber 148; 6.Rosberg 126; 7.Massa 90; 8.Grosjean 87; 9.Button 60; 10.Hulkenberg 49; 11.Di Resta 36; 12.Sutil 26; 13.Perez 23; 14.Ricciardo 18; 15.Vergne 13; 16.Gutierrez 6; 17.Maldonado 1.

Il campionato costruttori
1.Red Bull-Renault 445; 2.Ferrari 297; 3.Mercedes 277; 4.Lotus-Renault 264; 5.McLaren-Mercedes 83; 6.Force India-Mercedes 62; 7.Sauber-Ferrari 55; 8.Toro Rosso-Ferrari 31; 9.Williams-Renault 1.