9 Lug [20:11]
La FIA chiarifica la partenza di Bottas
Marco Cortesi
La partenza di Valtteri Bottas al Gran Premio d’Austria ha continuato a far discutere ben oltre la fine della gara. In seguito al brillante pronti-via del finlandese che aveva portato Sebastian Vettel ad accusare il rivale di aver bruciato il semaforo, e all’investigazione che non ha dato il via a sanzioni durante la corsa, sembra che il tedesco non sia stato convinto tanto che, dopo le dubbiose dichiarazioni in conferenza stampa, avrebbe richiesto tramite la Ferrari un ulteriore approfondimento alla FIA.
Secondo quanto confermato dalla Federazione, il tempo di reazione della vettura di Bottas è stato superiore ai 200 millisecondi, che viene considerato come il limite “umano” sotto il quale la partenza viene considerata falsa. Certo, secondo alcune fonti, si sarebbe andati al limite estremo con 201 ms o poco di più. In altre parole Bottas è stato bravo, reattivo, ma soprattutto fortunato, andando ad azzeccare un movimento con un margine (pochi ms) impossibile da valutare per un essere umano.
La FIA ha anche commentato le immagini circolate sui social network e che mostrano le ruote di Bottas muoversi leggermente con le luci ancora accese. E’ stato confermato che, ai piloti, viene concesso un leggerissimo margine di tolleranza per permettere loro di effettuare piccole regolazioni sulla frizione in partenza, e che tutte le reazioni osservate sulla vettura di Bottas sono state all’interno del range. Tali tolleranze non vengono pubblicate, per evitare che le squadre inizino a sfruttarle per ottenere un vantaggio competitivo.
Per una comparazione, si può sottolineare come nell’atletica, secondo le regole IAAF, la falsa partenza sia data con movimenti più veloci di 100ms, ma in quel caso si tratta di un impulso fisico, non “mediato” da componenti meccaniche che inevitabilmente allungano la risposta. Si stima che i tempi di reazione fisici sulla frizione dei piloti di Formula 1 arrivino a vette migliori di quelle di... Usain Bolt.