19 Gen 2011 [12:05]
Valencia, 2° giorno: Barba e Campos i più veloci
Nella seconda giornata di test AutoGP sulla pista di Valencia, a far registrare il miglior tempo è stato il team Campos Racing: la squadra spagnola, dopo aver utilizzato il primo giorno per conoscere meglio la vettura, ha lavorato sulla ricerca della prestazione ed il risultato è stato un 1’21”8 fatto registrare da Marco Barba, un tempo che a livello di prestazioni assolute al Ricardo Tormo mette l’Auto GP alle spalle soltanto di F.1 e GP2. Anche Adrian Campos Jr, sull’altra vettura della squadra, ha confermato il feeling della squadra con la vettura abbassando il riscontro del giorno precedente fino a 1’22”5.
Stesso tempo ha fatto registrare il team Lazarus con Fabrizio Crestani, riscontro che ha lasciato molto soddisfatto il team principal Tancredi Pagiaro: “Credo sia un ottimo risultato perché Fabrizio non saliva sull’Auto GP dallo scorso giugno e né lui né il team avevano grande esperienza sul circuito di Valencia. Aver girato così forte dopo solo qualche ora insieme e con un solo set di gomme nuove significa aver fatto un buon lavoro. Voglio cogliere l’occasione tra l’altro per ringraziare l’Auto GP, l’unico campionato di questo livello che, pur limitando i test privati, permette ai team di gestirli come credono. È una grande opportunità sia per noi che per i piloti”.
Anche Durango ha proseguito le prove; la macchina è stata guidata principalmente da Giuseppe Cipriani, autore di un netto miglioramento con un 1’24”1. Giovanni Venturini di conseguenza ha avuto poche tornate a disposizione, ma pur con solo una mezz’ora in pista e gomme usate è riuscito a confermare l’1’23”1 fatto segnare nella prima giornata, dimostrando ancora l’ottimo feeling con la macchina: “L’Auto GP è davvero una gran macchina, la più impressionante che abbia mai guidato. È velocissima, ma allo stesso tempo molto impegnativa da guidare, e nel complesso è la monoposto più divertente tra quelle che ho avuto modo di provare. Nei due giorni ho fatto una cinquantina di giri ed il feeling l’ho trovato in fretta girando subito su tempi interessanti. Mi ha sicuramente colpito il motore, che è il punto di forza, ma mi ha sorpreso anche la frenata, perché non mi aspettavo tanta potenza dai dischi in acciaio”.