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Newey lascerà la Red Bull
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1 Feb [9:49]

Bene Corvette, Ferrari da rivedere
Il fallimento della Ford Ganassi

Marco Cortesi

Chevy trionfa. La casa del cravattino ha conquistato a Daytona un successo memorabile, con le due vetture di Ollie Gavin e Antonio Garcia protagoniste di un finale clamoroso che li ha visti lottare gomito a gomito - con l’approvazione dei box - per il quarto d’ora finale. Dopo un attacco fallito nel corso dell’ultimo giro, lo spagnolo ha tentato un disperato assalto finale fermatosi a soli 3 centesimi. Risultato comunque notevole considerato il minuto di penalità incassato in mattinata per un’uscita dai box con luci rosse. Tra tante nuove proposte della categoria ha vinto così quella più “vecchia” anche se, al di là delle apparenze, in Chevy Pratt&Miller il lavoro condotto sulla C7.R è stato tantissimo, con in aggiunta alle novità aerodinamiche un telaio completamente riconfigurato.

E alle spalle delle Corvette ha chiuso una Porsche 991, la vettura meno ritoccata con le nuove regole. Fuori di poco dal podio la prima delle Ferrari 488, quella che ha visto grande protagonista Alessandro Pier Guidi per la Scuderia Corsa, mentre le altre due nuove GTE di Maranello hanno sofferto: la vettura di punta, quella di Rigon-Beretta-Fisichella-Vilander, ha riportato un danno al diffusore per un contatto con la Corvette numero 3, mentre la vettura di Bruni-Bertolini-Calado-Shaytar si è ritirata.

Comunque, le vetture del cavallino hanno mostrato un buon livello di performance, cosa non riuscita - per una lunga serie di contrattempi - alle Ford GT. La casa dell’ovale blu ha incontrato una lunga serie di difficoltà di gioventù forse rivelatrici di un periodo di test travagliato. Di certo però, va considerata la novità di tutto il programma, creato da zero contro le operazioni ormai storicamente radicate dei rivali. Ma vanno anche notate le similarità tra i guai occorsi ai prototipi del team Ganassi e alle rispettive GT: la scuderia che tanto ha dominato si trova forse con troppa carne al fuoco? Si apre ora la corsa al WEC, per evitare un naufragio anche a Le Mans.