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12 Mar [14:59]

Raffaele Marciello

Antonio Caruccio

Raffaele Marciello ce l’ha fatta. Il portacolori della FDA è il primo italiano a rimettere il naso in Formula 1. Entra di soppiatto, come terzo pilota della Sauber, ma avremo già modo di vederlo in azione con una monoposto durante le sessioni di prove libere dei Gran Premi e nei test collettivi della stagione. Presente a Barcellona con il team svizzero per gli ultimi test stagionali, Italiaracing ha avuto modo di intervistarlo in esclusiva.

Come stai vivendo questa tua prima esperienza in Sauber?
“È molto bello vedere come lavora un altro team perché sino ad ora avevo lavorato solo con Ferrari, è una nuova esperienza e sarà molto utile per me”.

In che modo il percorso formativo di FDA in questi anni ti ha reso pronto per lavorare in Formula 1?
“Mi hanno aiutato in ogni aspetto, se sono qui è grazie al supporto di Luca Baldisseri e Francesco Pon. In cinque anni ho imparato molto, avevo solo 15 anni quando sono entrato in Ferrari e tutto quello che ho raggiunto sino ad ora lo devo a loro”.

Qual è il tuo ruolo nel team?
“Sono il terzo pilota, nonché quello di riserva. Aiuterò la squadra a sviluppare la macchina cercando di fare un lavoro utile per Marcus e Felipe”.

Sono previste delle tue prove in pista con la vettura di quest’anno? Se sì, sai già quali?
“Proverò in Malesia nella FP1 al venerdì, e in altri quattro appuntamenti. Inoltre, farò un giorno di test a Barcellona, dopo la gara, ed in Austria”

Avrai modo di provare le monoposto più datate?
“Non lo so, al momento non è previsto”.

Lavori spesso al simulatore? È diverso da quello che usavi in Ferrari?
“Al momento sto usando solo quello della Ferrari, ma penso che sarà una buona esperienza anche con Sauber, dato che abbiamo lo stesso motore”.

Dal test di Abu Dhabi con la Ferrari Formula 1, è cambiata in qualche modo la tua attitudine alla guida?
“Direi di no. Ero pronto per il test e sapevo che avrei dovuto fare alcune prove, non commettendo errori ed essere costante”.

Con te, Ericsson e Nasr, la Sauber presenta uno dei line-up più giovani del paddock. Credi che non sia più fondamentale avere piloti di esperienza?
“Penso che si possa fare esperienza anche in GP2 e Formula 3. Sono campionati molto duri e formativi. Essere troppo giovani forse è un impedimento, ma intorno ai venti, ventidue anni, sei pronto per la Formula 1”.

Come si svilupperà il tuo rapporto con la Ferrari quest’anno?
“Lavorerò al simulatore e continuerò ad essere parte del Ferrari Driver Academy”.

Cosa stai facendo in questi giorni in Sauber?
“Partecipo ai briefing, ai de-briefing, vado a vedere le macchine in pista. Ascolto le conversazioni radio, guardo cosa fanno i miei compagni di squadra per imparare come lavorare al meglio quando sarà il mio turno”

Hai avuto modo in passato di seguire il lavoro anche della Ferrari dall’interno, hai trovato molte differenze?
“Sono squadre abbastanza simili, credo che in Formula 1 il livello sia davvero molto professionale ovunque e la modalità di lavoro sia similare. Non dimentichiamoci che in Sauber ci sono molti uomini della Ferrari quindi il modo di fare è molto simile”.

Hai annunciato la tua partecipazione in GP2 con il team Trident. Che obiettivo ti sei prefissato?
“È un campionato molto difficile. ART e DAMS saranno squadre molto veloci, ma sono felice di aver raggiunto un accordo con Trident. Da parte nostra l’obiettivo è quello di essere tra i primi tre. Vedremo poi nel corso dell’anno come andranno le cose, ma sarà importante essere consistenti e non commettere errori”.

Si diceva lo scorso anno che tu avessi un contratto biennale con la Racing Engineering. È vero?
“Si è vero”.

Come mai la decisione di cambiare squadra?
“Ho deciso di cambiare perché non mi sono sentito a mio agio, non abbiamo instaurato un buon rapporto, non siamo riusciti a lavorare bene quindi è stata una giusta decisione trovare un’altra squadra”.

Vandoorne ti ha indicato come uno degli avversari principali per la conquista al titolo GP2. Tu chi pensi saranno i favoriti?
“Penso anche io che Stoffel sarà uno dei favoriti, insieme a Pierre Gasly. Ci saranno tanti altri buoni piloti, ma loro penso saranno i principali avversari”.

Torniamo al 2013: lottavi per il titolo della F.3 con Felix Rosenqvist. Ora prenderà il sedile che tu avevi in Prema nel 2013. Pensi possa aggiungere il suo nome dopo il tuo e quello di Ocon nell’albo della serie?
“Me lo auguro per lui, anche per Prema. Ha avuto una stagione difficile, sarebbe bello se riuscisse a ripetersi dopo Merhi, Juncadella, me e Ocon. ”

Dal 2010, anno del tuo debutto in monoposto e di ingresso nel Ferrari Driver Academy, sei cresciuto e migliorato molto. Pensi ci siano ancora delle “aree” su cui devi lavorare?
“Sono veloce, nella qualifica ed in ogni giro. Devo riuscire ad essere più consistente”

In questi primi test abbiamo visto una Ferrari decisamente migliorata rispetto allo scorso anno, come conferma anche la Sauber, che del cavallino ha la power-unit. Pensi che per Maranello ci sia la possibilità di tornare a lottare per la vittoria?
“Sono solo test, quindi si lavora per provare delle cose e non per fare il miglior tempo. Credo comunque che la macchina sia notevolmente migliorata, e spero che ce la possano fare. La stagione sarà molto lunga e bisogna vedere anche come si svilupperà la vettura, questa penso sia la chiave di lettura più importante”.

Anche la Sauber arriva da una stagione difficile, la più difficile della sua storia. Quali sono gli obiettivi del team svizzero?
“Abbiamo bisogno di raccogliere punti, cercare di finire tutte le gare tra i primi dieci battendo Toro Rosso e Lotus che sono i nostri principali avversari. ”

Dovendo fare oggi un pronostico: chi è il tuo favorito per l’iride 2015?
“Credo Mercedes hanno una grande competitività. Ora non è facile dirlo, dopo l’Australia sarà più facile. Direi comunque uno ancora tra Hamilton o Rosberg”.