Page 9 - Dallara_ITA

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Le due showcar sono state poi esposte nel
Superbowl Village, un villaggio creato
apposta per la partita nei pressi dello
stadio: la città ha reagito benissimo a
questo evento che è stato organizzato nei
minimi dettagli“.
Come procedono i test della nuova
vettura?
“Bene, la vettura non ha avuto particolari
problemi di affidabilità. I team ed i piloti
sono molto contenti: più confidenza
prendono con il mezzo, più si
appassionano. Ci sono più di quindici
piloti che stanno testando la macchina e
c’è già competizione per vedere chi va più
forte.
La vettura ha potenziale di tecnica e di
guida: di fronte ad alcune campagne
media negative nei confronti della
macchina, la risposta Dallara è stata di
lavorare seriamente e rispondere alle
esigenze dei team e della Indycar. Il duro
lavoro e l’onestà premiano sempre“.
Anche Rubens Barrichello ha avuto modo
di provare la nuova IR12: quali sono state
le impressioni di un ex pilota di F.1 come
lui?
“Barrichello ha provato con il team Kevin
Kalkhoven Racing ed è stato molto
contento. Barrichello ha dato un
messaggio molto importante, che vorrei
sottolineare: l’Indycar non come soluzione
alternativa alla F1, ma come nuova sfida,
come il rimettersi in discussione.
La vettura ha una sua dignità, si corre su
ovali più o meno brevi (short oval e super
speedway) e su strada, c’è meno elettronica
rispetto alla F1, le gare sono più veloci,
l’ambiente esterno più rilassato, le auto
sono molto simili fra loro ed i team non
possono fare tanti sviluppi, per cui è il
pilota che fa la differenza.
Dal punto di vista della guida, se vinci in
Indycar sei un pilota completo perché ti
confronti con diverse condizioni e
configurazioni“.
Qual è il calendario dei test da qui al
debutto della prossima stagione?
“Sono in corso test privati, organizzati dai
team. I primi di marzo sono previsti test
aperti a tutti i team a Sebring, in Florida,
su strada. A metà marzo, probabilmente,
ci saranno test anche su ovali, in Texas.
Abbiamo già 28 vetture “sicure”, con pilota
e motore confermati, per tutte le gare”.
La figura di Dan Wheldon è ancora ben
viva nel cuore degli appassionati: sono in
programma iniziative per ricordarlo nel
2012?
“Non mi sorprenderebbe se si creasse un
premio in suo onore per la 500 miglia.
Dan era un pilota gentleman per modo di
fare, attitudine, educazione: mischiava
professionalità e goliardia, con un tocco
signorile che faceva la differenza.
Anche se è passato del tempo, il suo
ricordo è ancora vivo, soprattutto per noi
che abbiamo qui in sede il prototipo Indy
2012 che ha provato per due mesi, prima
della gara di Las Vegas. Ogni volta che
vedo quella macchina, ci vedo Dan
dentro”.
Alessandro Santini
Rubens Barrichello
dalla F1 alla Indycar.
Ecco il pilota brasiliano
durante il primo test
a bordo della
monoposto 2012