Fastlane Magazine - page 18

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Con i suoi sedici anni compiuti il 17 aprile,
Matevos Isaakyan e diventato il più
giovane vincitore della Formula Renault 2.0
ALPS. Lo scorso maggio, sul circuito
austriaco di Spielberg, il moscovita in forza
alla italiana JD Motorsport e parte del
programma piloti SMP, si è posto
all'attenzione di tutto il paddock grazie alla
doppia vittoria che ha interrotto la striscia
vincente di Nyck de Vries. Due risultati
eccellenti arrivati dopo il secondo posto
ottenuto a Pau al quale hanno fatto poi
anche seguito le piazze d'onore a Spa.
Risultati che di colpo lo hanno fatto entrare
nella lista dei favoriti per la lotta al
campionato nonché lo sfidante numero
uno dell'olandese. Un ruolo che lui per ora
rifugge. Vedremo come andrà, ma di
sicuro Matevos è diventato la sorpresa
della prima parte del campionato grazie a
dei risultati che forse in pochi si
aspettavano. Lui per primo.
A questo punto della stagione ti
aspettavi di vincere due gare
consecutivamente?
“Per essere onesto devo dire che fin dalle
prime fasi della mia carriera in monoposto
non sono mai stato troppo lento. E' stata
dura, ma ho imparato molto a gestire le
cose sia nella F.4 Academy in Francia sia
nella Formula Toyota in Nuova Zelanda.
Questo però, è un campionato diverso e
conquistare la doppia pole position e la
doppia vittoria al secondo appuntamento
è stata una cosa davvero incredibile. Non
me lo aspettavo di certo”.
Eppure non era iniziata nel migliore
dei modi. Perché ad Imola dopo aver
fatto le prove libere hai dovuto
rinunciare alle gare per questioni di
età. Che sensazioni hai avuto in quei
momenti?
“Fondamentalmente sapevo che non
essendo ancora sedicenne non avrei
potuto correre. Nei programmi vi era l’idea
di partecipare alle sole prove libere per
vedere a che punto erano gli avversari e
capire come era il livello della serie. Poi
però, mi hanno detto che si poteva
correre. E' stata una sorpresa ed ero
veramente felice, ma alla fine hanno
cambiato di nuovo idea ed è stata una
delusione. E' stato un peccato perché
sapevamo di avere la velocità giusta a
Imola ed una buona macchina. Invece, ho
iniziato la stagione con 50 punti di
svantaggio con tutto quello che ne
consegue”.
Poi è arrivata Pau. La tua stagione è
cominciata e subito hai dimostrato
che potevi stare con i primi.
“A Pau avevo già corso con la F.4 e non
era andata bene, avevo sbattuto. Questa
volta però, fin dalle prove libere abbiamo
visto che eravamo veloci. In qualifica
abbiamo tolto mezzo secondo e ottenuto
la pole di gruppo. Questo mi ha consentito
di partire in seconda posizione in quanto
l'altro gruppo era stato più veloce. A Pau
sorpassare è praticamente impossibile e te
la giochi tutta in qualifica così in gara 1 è
arrivata una piazza d’onore comunque
molto positiva. In gara 2 invece, ho
commesso un errore a tre giri dalla fine
mentre ero secondo ancora una volta. Un
peccato, ma nell'occasione abbiamo fatto
vedere di essere veloci sia sull'asciutto sia
sul bagnato e soprattutto su un circuito
difficile e pieno di insidie”.
In Austria è poi arrivata la doppia
vittoria. Tutto è girato per il verso
giusto. Mentre a Spa hai collezionato
altri due secondi posti.
“Senza dubbio ottimi risultati. A Spa, dopo
il buon passo mostrato nelle gare della
Eurocup Renault pensavo di potermela
giocare. Così è stato, ma Nick de Vries è
andato più forte. In gara 1 ho tentato il
sorpasso per la vittoria proprio all'ultimo
giro, ma non c'è stato verso. In gara 2
invece, la lotta con Barnicoat mi ha tagliato
fuori dalla lotta per la vittoria. Il nostro
duello ha fatto si che Nyck si allontanasse
e divenisse imprendibile”.
A questo punto i tuoi obiettivi
stagionali sono cambiati?
“No. Il mio obiettivo era ed è quello di
crescere sempre di più ad ogni gara.
Chiaro che proverò a vincere il titolo, ma
questa eventualmente sarà una
conseguenza della crescita. In ogni caso
sarà molto dura. Nyck ha un passo
eccezionale e se non commette errori sarà
davvero difficile farcela. Io però ci proverò
fino in fondo”.
Che idea ti sei fatto di questo
campionato?
“Personalmente lo trovo molto valido. Ci
sono tanti ragazzi forti e questo fa si che ci
sia una bella competizione. Per emergere
devi essere sempre veloce e migliorarti
ogni giorno. Inoltre, il fatto di poter fare
test consente di accumulare molta
esperienza. In questo modo si è pronti
anche per l'Eurocup. Direi che all’ALPS
non manca proprio nulla vista anche la
qualità dei circuiti sui quali si corre”.
Abbiamo conosciuto il Matevos
Isaakyan pubblico. Ma nella vita
privata cosa fai, come vivi e che
progetti hai per il futuro?
“Vivo a Mosca e attualmente sto
studiando. Ho appena finito la scuola
dell'obbligo e a breve avrò degli esami. Poi
andrò alla High School per studiare Sport
Management e mi piacerebbe venire a
studiare in Europa occidentale. Per il resto,
penso di condurre una vita normale. Quella
di una ragazzo di sedici anni. Studio,
ascolto musica, mi piace praticare sport.
Con gli amici andiamo sui kart o sui pattini.
Poi ovviamente devo curare la forma fisica
quindi vado in palestra. Una vita come
tutti”.
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