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Charles Leclerc è arrivato nella F.Renault
ALPS direttamente dal karting e dopo un
periodo di apprendistato piuttosto breve,
con la monoposto del Fortec Motorsports
è subito arrivato al top, vincendo nella
F.Renault ALPS le due gare di Monza e
andando anche a podio nell'Eurocup al
Nurburgring. Nato a Monaco, è parte della
"scuderia" di Nicolas Todt che ha portato
al professionismo tanti giovani di talento.
Charles, classe 1997, ci ha parlato delle
sue esperienze e delle sue motivazioni.
Come sta andando la tua stagione?
Sei soddisfatto del tuo debutto?
"Per il momento sta procedendo molto
bene. Nell'ALPS sono secondo in
classifica generale e stiamo andando
meglio di gara in gara. In Eurocup Renault,
nel primo round che ho fatto a Spa non
conoscevo la pista ed è stato abbastanza
difficile, mentre al Nurburgring su una
pista già vista è stato più facile e i risultati
sono arrivati. Il livello è molto alto".
Qual è la principale differenza tra
ALPS e Eurocup per un pilota?
"La differenza è il livello della competizione
al vertice. In ALPS se hai un distacco di
tre o quattro decimi sei vicino alla testa
della classifica, mentre nell'Eurocup scivoli
molto indietro. Anche per questo l'ALPS è
una buona scuola, in quanto ci sono piloti
forti come de Vries e c'è la possibilità di
migliorare durante il weekend”.
Com'è stato l'impatto nel passare dal
kart alla monoposto?
"E' un mondo completamente diverso, nel
karting è sempre tutto agitato, con le
monoposto invece c'è più calma. La
frenata, per esempio, è totalmente diversa,
ma soprattutto è diverso l'ambiente. Devi
avere una mentalità aperta e ascoltare gli
ingegneri. Nel karting ti affidi alle
sensazioni, sul feeling, mentre in formula
c'è la telemetria e ti vengono insegnate
molte cose se ascolti. Certo è difficile
cambiare quello che hai imparato finora".
E per la bagarre, l'esperienza in
karting aiuta?
"Anche in quel caso è un po' differente.
Nel karting non hai tempo di pensare.
Devi agire in fretta, istintivamente e per
questo ci sono tanti contatti.
Mentre in macchina hai più tempo e i piloti
di solito si comportano in maniera più
'intelligente”.
Come è nato il rapporto con Nicolas
Todt e quali sono i vantaggi di averlo
al tuo fianco?
"E' iniziato tutto quando ho vinto la
Monaco Kart Cup. Bianchi, che è un
amico, ha parlato di me a Nicolas.
Jules l'ho conosciuto quando ho iniziato
col karting a 5 anni sulla pista di suo
padre. Poi, c'è stato un appuntamento a
Ginevra e dal 2010 è iniziato il rapporto
con Nicolas. Per me è importantissimo,
perché mi permette di concentrarmi sulla
guida e non su molte altre cose."
Cosa pensi dei tuoi colleghi che sono
passati dal kart alla Formula 3
direttamente?
"E' un'altra strada che si può scegliere.
Ognuno può fare come vuole, noi
abbiamo scelto il percorso Renault perché
è il migliore. Il livello è molto alto e si
impara al meglio la competizione, molto di
più che non andando in Formula 3. In
Eurocup siamo tutti in 3 o 4 decimi ed
ogni rivale può essere veloce. Per questo
emerge ancora di più il talento di chi
vince."
Vivi a Monaco, cosa ti piace di più del
Principato?
" C'è bel tempo, il mare e la possibilità di
allenarsi all'aperto. Non amo stare chiuso
in una palestra, diventa noioso. E Monte
Carlo è la soluzione ideale."
Quando hai iniziato a pensare di
diventare un professionista? Dove ti
vedi nel futuro?
"Fino al 2009, è stato solo per
divertimento, poi ho deciso che era quello
che volevo fare e tutto è diventato molto
più serio con la KF3 internazionale. Mi
vedo ancora per un altro anno in Eurocup
Renault. Poi, per il resto non ho obiettivi,
procediamo con un programma
pluriennale, passo dopo passo".