L
’orizzonte che si allarga, un nuovo mondo che si apre. Una
scommessa in più da vincere, un mercato da affrontare, un modo
inedito di affrontare la passione per le corse. Battere sentieri
sconosciuti o poco frequentati è il segreto per mantenersi
sempre giovani, e per la Tatuus, dopo oltre trent’anni passate a
costruire monoposto di successo, l’elisir di (rinnovata) giovinezza si
chiama PY 012. Il prototipo di classe CN2 è il progetto che negli anni
passati ha impegnato con maggiore entusiasmo la factory di Concorezzo.
A partire dagli ingegneri Luca Orlandi e Corrado Casiraghi, per continuare
con l’esperto di fluidodinamica Eugenio Bardoscia e ovviamente con i due
titolari dell’azienda, Artico Sandonà e Gianfranco De Bellis. «Sì, per noi il
prototipo ha significato aprirci ad un nuovo mercato», spiega De Bellis.
«Si è trattato di un progetto complesso, con il quale ci siamo inoltrati in
un territorio che non avevamo mai esplorato in precedenza. Ma dopo il
primo vero anno di competizione possiamo dire che siamo soddisfatti di
come è stato accolto sul mercato».
PY 012
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