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GP2
FABIO ONIDI
Come è maturata la decisione di
debuttare in GP2?
“Ci stavo provando dal 2008, quando ave-
vo fatto dei test invernali che erano andati
anche abbastanza bene. Poi, per vari moti-
vi, anche di budget, abbiamo deciso di
rimandare e non entrare l’anno successivo.
Mi sono orientato sull’Auto GP, dove ci
sono stati anni un po’ difficili, e per un
motivo o per l’altro non sono mai riuscito a
diventare campione. Quest’anno abbiamo
visto che i test con Coloni sono andati mol-
to bene a Jerez e abbiamo iniziato a parla-
re concretamente del 2012. Sono convinto
che possiamo fare un buon lavoro, anche se
non abbiamo potuto fare insieme la gara di
Abu Dhabi perché avevano già chiuso il
contratto con Kevin Ceccon. Ma siamo
rimasti in contatto e finalmente siamo riu-
sciti a concretizzare questo sogno”.
Che aspettative hai per il 2012?
“Gli obiettivi saranno importanti. Sarà il
mio primo anno in GP2, e ci arrivo da gran-
de, con già 24 anni compiuti. Nonostante
questo, ho comunque avuto modo di fare
esperienza con delle macchine potenti,
quindi anche se non sono pronto al 100%
possono giocarmela al pari di piloti che
sono al secondo anno della categoria e pre-
cedentemente arrivavano dalla Formula 3.
Il team ha chiuso al top la passata stagione
e partiamo pensando di poter fare bene, ma
l’importante sarà dare sempre il massimo
e raccogliere il miglior risultato possibile in
ogni occasione”.
Che piani ci sono oltre questa stagio-
ne?
“Onestamente in questo momento ci man-
ca il budget completo per fare due anni in
GP2. Dovrò cercare di raccogliere il massi-
mo subito da questa esperienza, e provare
ad aprire qualche contatto con la Formula
1. Se non dovessi trovare agganci nel mon-
diale, penso che potrei orientare la mia
scelta per il futuro sull’America, in Indycar,
o sul DTM per quanto riguarda le ruote
coperte”.
Come ti sei trovato con il team Colo-
ni?
“Ho un ottimo rapporto con Paolo Coloni,
mi piace come gestisce la propria squadra.
È un ex-pilota e sa come interagire con noi,
aiutandoci sicuramente nell’interfacciarsi
con tutto il resto della squadra. Avrò lo stes-
so ingegnere con cui lavorai nel 2010 in
Lazarus, Nicola. Mi piace il clima di sereni-
tà che si respira nella squadra, siamo tutti
molto affiatati”.