Page 54 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
54
RENAULT 3.5
NADIA MORINI
Dopo che AdrianoMorini aveva deciso di fer-
marsi alla fine del 2010, anche Nadia, che da
sempre si è occupata della parte manageriale
del teamDraco ha deciso di compiere un pic-
colo passo indietro. Non si tratta di un vero
ritiro, ma di una scelta che porterà una delle
più famose team manager italiane ad occu-
parsi di altri aspetti della squadra oltre che
prendersi qualchemeritato periodo di riposo.
Il team italiano in questi giorni sta preparan-
do la nuova sede adAgrate, provincia diMila-
no, e ha da qualche mese un nuovo azionista,
Guto Negrao, padre del pilota Andre che nel
2011, e anche questa stagione, sarà inRenault
3.5 con Draco. L’impegno di Draco non cam-
bia così come la struttura umana del team.
Unica novità dovrebbe essere rappresentata
dall’arrivo di un nuovo ingegnere di pista.
Il 2012 è appena iniziato e tra poco
prenderà il via la nuova stagione del
campionato Renault 3.5. Nadia, quali
sono i suoi progetti?
“Il 2012 è un anno di cambiamenti, Renault
cambia la macchina, che tra l’altro è molto
bella e tecnicamente molto interessante sia
per chi la guida sia per chi lavora alla parte
tecnica. Il Team International Draco Racing
continuerà il suo programma con Renault. Il
responsabile della parte manageriale sarà il
l’Ingegnere Simone Giglio, il responsabile
della parte tecnica sarà sempre l’Ingegnere
AndreaTesi. Il restodello staff è perfettamen-
te identico a quello ormai collaudato in tanti
anni. Quindi gli unici cambiamenti sono il
team manager e l’entrata di un partner mol-
to importante per il futuro del team. La Dra-
co è un teamunito e vincente e sono certa che,
come AdrianoMorini ha lasciato il teama noi
nel 2010, io posso lasciarlo a loro nel 2012”.
Questo vuole dire che abbandona il
mondo dello sport, la pista, le gare?
Conoscendola, non credo sia possibi-
le…
“No, infatti. Questo vuole dire che è arrivato
il momento che i giovani camminino con le
lorogambeperché sonoperfettamente ingra-
do di farlo. Altrimenti che senso ha insegna-
re alle persone e poi tenerle sempre sotto di
sé. Ho reso l'idea? Se avranno problemi mi
chiameranno, ma per un consiglio o per un
suggerimentoperché alla fine in22anni qual-
che cosa ho imparato, ma voglio che siano
autonomi e solo in questo modo può funzio-
nare l'ingranaggio che deve partire per garan-
tire un futuro al nome Draco.”
Bene, allora non ci abbandona… quin-
di vuole svelarci quali sono i suoi pro-
getti?
“Il gruppo ha diversi interessi e iomi occupe-
ròdelmarketingcheèunamiapassione insie-
me a quella delle corse, ed inoltremi dediche-
rò alla ricerca di giovani piloti che possano
avereunabuona carriera con il team, nonsolo
per il campionato 3.5ma anche per il Renault
2000 dove già adesso il gruppo posiziona
piloti promettenti aiutandoli ad emergere.
Spero un giorno di realizzare il mio sogno di
creare una vera e propria filiera, dal kart alla
Formula Renault 2000 fino al campionato
Renault 3.5.”
Ed alle gare non sarà più presente?
“Spero di essere presente il più possibile, ma
questo dipenderà da altri impegni a cui dovrò
dare lapriorità.Quandosaròallegare,mi pre-
senterò in una vesta diversa da quella in cui
siete abituati a vedermi, sarò lì solo per segui-
re il team e vederlo vincere, oltre che per
seguire i piloti e naturalmente per passione
personale. Quest’annoperòhodecisodi dedi-
care un po’ di tempo anche alla mia famiglia
e ad altri miei interessi.”
- Questa è una promessa quindi? Per-
ché quando Adriano Morini decise di
lasciare il team a fine 2010 non è più
tornato in pista, lei non farà lo stesso?
“Morini ha preso questa decisione in modo
da permettere ad Andrea Tesi di svolgere
il suo ruolo e non si è mai interessato alla
parte relativa al marketing e a quella che
spettava a me, ovvero tutto ciò che è com-
pito di un teammanager, perché è un uomo
di pista. Sai, quando lo vedevo avvicinarsi
alle macchine dopo 22 anni era ancora un
momento emozionante. Era come se lui
fosse dentro l’abitacolo con i piloti, loro
scendevano e lui sapeva già cosa volevano
dire senza telemetria, senza dati. Era un
tecnico diverso da ogni altro, con una logi-
ca solo sua. Mi è mancato molto lo scorso
anno. Io, a differenza sua, ho interessi
diversi e li posso portare avanti fuori e den-
tro la pista.”
- Pensa che il team sarà lo stesso senza
di lei?
“Certo, anzi potrebbe anche esseremeglio! Le
persone che lo compongono sono giovani e
hanno la passione per questo lavoro. Sono
sicura che faranno strada tutti insieme. La
forza del team Draco è proprio il motto tutti
per uno, uno per tutti.”
- Allora la vedremo in veste da turista
alle gare?
“Allegarenonavròmolto lavoro, Simoneavrà
tutto il peso del team. Io osserverò i piloti del-
la nostra categoria e della serie minore e poi
finalmente potrò anche coccolare un po’ le
persone che vengono a vederci ed i fans.
Abbiamoamici chepartonodall'Italia e anche
dalla Francia o dal Belgio per seguirci e non
ho mai potuto dar loro in pista l'attenzione
che si meritano, forse è arrivato il momento
anche per questo.”
“SPAZIO AI GI