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Toro Rosso. Come ti sei trovato?
Come giudichi il tuo risultato?
“La F1 è un altro pianeta, completamente
diverso da tutto il resto, non saprei pro-
prio come spiegarlo. È una macchina spet-
tacolare, divertente, molto bella e velocis-
sima in curva. Peccato che a novembre
non avevo perfettamente recuperato dal-
l’incidente, ma la squadra è stata conten-
ta di me”.
In passato sei stato pilota Red Bull,
il link con Toro Rosso è stato solo un
caso?
“Onestamente non saprei. Sono stato
chiamato da loro e non so se abbiano
ripreso in esame la mia carriera preceden-
temente a quel momento”.
Dopo essere uscito dal programma
Red Bull, come è cambiata la gestio-
ne della tua carriera?
“Non è cambiata a dire la verità. Io sono
sempre in macchina con l’obiettivo di vin-
cere, con o senza di loro. Chiaramente da
soli è più difficile perché non sei appog-
giato da colossi come Ferrari o Red Bull,
ma mi batto con tenaci”.
Cosa fai nella tua vita oltre correre?
“In questo momento sono in piena prepara-
zione fisica, mi sveglio presto e vado ad alle-
narmi. Vado anche a giocare a calcio dato
che sono anche parte della nazionale piloti”.
Monaco non è una realtà chilome-
tricamente molto lontana da noi,
ma ci sono delle grandi differenze
sociali. Come viene vissuto il motor-
sport da voi?
“Una realtà molto strana. Trovare sponsor
a Monaco è difficile, non c’è molto interes-
se per il nostro sport, addirittura nei gior-
ni del Gran Premio la gente va via per non
essere infastidita dal traffico e dal sovraf-
follamento. Mediaticamente sono più
seguito da voi di Italiaracing che dai
media di Monaco. È una situazione parti-
colare, c’è molto potere, ci sono molti sol-
di, ma non c’è attenzione per noi. Nel
Principato mi conoscono come persona,
ma non come pilota”.
Avrai come compagno di squadra
Fabio Onidi. Che rapporto c’è tra
voi?
“Ci conosciamo da molto tempo, correva-
mo insieme già nei kart. Siamo amici, mi
fa piacere di poter lavorare con lui. Vorrei
inoltre farvi notare che le prime tre lette-
re dei nostri cognomi, formano la parola
Coloni… un segno del destino!”
La GP2 quest’anno sarà un mini-
mondiale. In che modo cambierà la
dinamica della serie rispetto allo
scorso anno?
“Sarà un campionato lungo, con un nume-
ro maggiore di gare, sicuramente più
intenso. Mi piacerà andare a correre fuo-
ri dall’Europa, in paesi come Malesia e
Bahrain, così come non vedo l’ora di anda-
re a correre a Singapore. Si tratta di un bel
campionato, decisamente impegnativo”.
Sei pronto per i test di Jerez? Come
ti stai preparando per il ritorno in
pista?
“Ho pienamente recuperato da circa un
mese la forma fisica dopo i postumi del-
l’incidente di Spa. Mi sto allenando molto
e una volta a settimana passo due giorni
al simulatore di Coloni per preparami al
meglio”.
Lo scorso novembre hai disputato
una sessione di test in F.1 con la
“
In questo momento sono in piena preparazione fisica,
mi sveglio presto e vado ad allenarmi. Vado anche a giocare a calcio
dato che sono anche parte della nazionale piloti
”
STEFANO COLETTI