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WORLDENDURANCE
ANDREA CALDARELLI
Alla presentazione della nuova Toyota c’era
anche un po’ d’Italia. Quella giovane, quel-
la del futuro, quella su cui il colosso giap-
ponese punta dal 2007, quando aveva il
Toyota Driver Program, e in cui continue-
rà a credere anche nei prossimi anni:
Andrea Caldarelli. Il ventunenne pescarese
è infatti stato annunciato insieme alla nuo-
va TS030 quale Junior Driver, l’unico per
questo 2012, che seguirà la squadra in que-
sta nuova avventura nel WEC. Inoltre, par-
teciperà sicuramente al campionato nippo-
nico Super GT.
Che cosa significa per te questo ritor-
no sotto l’ala della Toyota?
“Già lo scorso anno c’era stato un riavvici-
namento parziale con la decisione di anda-
re a correre in Formula Nippon dopo una
loro chiamata, ma non c’era alcuna confer-
ma per il 2012. Essere stato scelto come
Junior Driver, un ruolo che TMG ha cucito
direttamente su di me, mi rende molto
orgoglioso e mi ripaga dell’impegno messo
in tutti questi anni nella mia carriera”.
In cosa consiste il ruolo di Junior
Driver?
“Prenderò parte a tutte le sessioni di test ed
alle gare come parte attiva della squadra
nei briefing tecnici e nella dinamica del
box. Tutto questo mi darà le conoscenze
necessarie per svolgere il lavoro al
simulatore dove svilupperò la vettu-
ra per arrivare pronti sia al debut-
to della gara di Spa-Francor-
champs, che soprattutto nel-
la 24 Ore di Le Mans”.
Come sono andati i
test di Le Castel-
let?
“Chiaramente non
posso sbilanciarmi,
perché non tocca a
me dare giudizi, ma
posso dire che abbia-
mo avuto le risposte
che cercavamo e che
abbiamo individuato i
punti su cui lavorare”.
Che rapporto c’è con
gli altri piloti?
“Conosco Nakajima dai
tempi del TDP e siamo
anche stati avversari lo
scorso anno in Formula
Nippon, e mi trovo molto
bene con lui. Alexander
Wurz è per me un maestro
ed un insegnante, non solo