Page 20 - Italiaracing

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FORMULA 1
FERRARI
LA TECNICA
SOSPENSIONI POCO
TRADIZIONALI
Il progetto, contraddistinto dalla sigla interna 663, costituisce l’interpreta-
zione della Scuderia dei regolamenti tecnico e sportivo in vigore quest’an-
no: le modifiche principali rispetto al 2011 hanno riguardato l’altezza della
parte anteriore del telaio, la posizione dei tubi di scarico e le mappe della
gestione elettronica del motore. Praticamente ogni area della vettura è sta-
ta profondamente rivista, ad iniziare dallo schema delle sospensioni: sia sul-
l’anteriore che sul posteriore è stata scelta la soluzione a tirante al fine di
privilegiare la prestazione aerodinamica e di abbassare il centro di gravità.
L’ala anteriore deriva da quella introdotta sulla 150° Italia nella parte fina-
le della sua carriera agonistica ed è stata ulteriormente evoluta: nuovi svi-
luppi sono programmati per le prime gare del Campionato. Il muso presen-
ta un gradino esteticamente non piacevole: dovendo abbassare per regola-
mento la parte anteriore, si è così riusciti ad alzare al massimo la parte infe-
riore del telaio per motivi aerodinamici. Le fiancate sono state ridisegnate,
attraverso la modifica delle strutture di impatto laterali, la ridisposizione dei
radiatori e la rivisitazione di tutte le appendici aerodinamiche. La parte
posteriore della monoposto è molto più stretta e rastremata nella parte bas-
sa, un obiettivo raggiunto anche attraverso l’introduzione di una nuova sca-
tola del cambio e la riallocazione di alcune componenti meccaniche. Negli
ultimi anni l’area degli scarichi è stata una di quelle cruciali per il rendimen-
to della vettura e molto si è lavorato su questo fronte, tenendo presenti le
modifiche regolamentari introdotte quest’anno. L’ala posteriore è concet-
tualmente simile a quella usata nel 2011 ma è stata rivista in ogni dettaglio
ed è più efficiente; naturalmente, è ancora dotata del sistema di riduzione
della resistenza all’avanzamento (DRS), azionato idraulicamente. Le prese
d’aria dei freni sono state riviste, sia sull’anteriore che sul posteriore, e si è
lavorato insieme alla Brembo per l’ottimizzazione dell’impianto frenante.