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FORMULA 1
TORO ROSSO
Massimo Costa
Soltanto sabato, la Toro Rosso STR7 era a Faenza,
nella neve. Caricata sul bilico alle 10 di mattina, l’au-
tista della squadra diretta da Franz Tost ha compiu-
to un piccolo miracolo riuscendo ad arrivare a Jerez,
in Andalusia, a 2.500 km dalla sede del team, giusto
in tempo per la presentazione. Un viaggio lungo, col
fiatone. Una vera rincorsa, perfettamente riuscita.
Che sia dunque di buon auspicio per la stagione 2012!
Toro Rosso ha rivoluzionato il parco piloti per butta-
re nellamischia Daniel Ricciardo e Jean-Eric Vergne.
La STR7 è la terza monoposto costruita interamente
a Faenza dopo che i regolamenti avevano detto stop
al giochino che permetteva a Giorgio Ascanelli, inge-
gnere, e compagnia di utilizzare le Red Bull dell’an-
no precedente. Trasformarsi in costruttore, ha com-
portato grandi investimenti, l’allargamento della fac-
tory in più divisioni. Tost, team principal, sa che gli
sforzi sono stati notevoli: “Solo grazie al nostro par-
tner abbiamo potuto realizzare tutto ciò”, dice rife-
rendosi ovviamente alla Red Bull, a Dieter Mate-
schitz. Per ora accantonate le voci di vendita della
squadra, Toro Rosso porta avanti il proprio progetto
che è quello di crescere i giovani per la squadra mag-
giore. Ma molti dubbi sono venuti a tutti dopo l’ap-
piedamento di Alguersuari e Buemi… La STR7, dalle
prime immagini a disposizione, appare piuttosto tra-
dizionale. Nessun particolare volo pindarico. L’ala
anteriore è piuttosto squadrata, il muso presenta il
tradizionale scalino,, le pance appaiono rotonde e
lunghe. Una linea decisamente semplice e pulita che
può rivelarsi vincente. Nel 2011 Toro Rosso si è piaz-
zata ottava nella classifica costruttori. Potrà solo fare
meglio.