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F.3 TEDESCA
EUROINTERNATIONAL
Antonio Caruccio
Antonio Ferrari è il team manager della
Eurointernational, che nel 2012 affronterà
una nuova avventura: la Formula 3 tedesca
con Lorenzo Camplese. Scopriamo insieme
a lui i motivi di questa scelta che lo hanno
portato ad abbandonare la scena italiana
del motorsport.
Come è maturata la decisione di
andare a correre in Germania?
“Abbiamo preso questa decisione valutan-
do tutti i campionati che erano disponibili
sul mercato, rinunciando a quello italiano.
La serie tedesca rappresenta il livello che
vogliamo raggiungere. Il progetto era nato
per proseguire un lavoro iniziato con Lucas
Auer, ma una volta interrotti i nostri rap-
porti con lui, abbiamo portato avanti la
trattativa con Lorenzo Camplese, ufficializ-
zato la scorsa settimana”.
Come mai si è interrotto il rapporto
con Auer, che hai portato al trionfo
in Asia?
“Avevamo un contratto che prevedeva
diciotto giornate di test, che abbiamo ono-
rato. Al momento di definire i dettagli, non
siamo riusciti a trovare le condizioni, eco-
nomiche e di intenti, per lavorare con
Lucas. Non c’è mai stato un accordo per la
disputa dell’intero campionato, il nostro
rapporto si è regolarmente concluso a
Valencia in dicembre. Non c’è stata nessu-
na rottura, ma semplicemente una scelta
diversa, dato che loro volevano correre con
il team campione, e noi invece pretendeva-
mo condizioni diverse. Ma non c’è stata
nessuna rottura drammatica”.
Nel 2010 hai esordito nella F3 Italia,
poi nel 2011 nell’Abarth. Hai avuto
un solo anno di tolleranza nei cam-
pionati CSAI, come mai?
“I fatti parlano da sé. Essere stati maltrat-
tati forse è dire poco. Ci sono stati dei fat-
tori tecnici e sportivi che ci hanno porta-
to a maledire l’investimento che abbiamo
fatto. Per quanto riguarda i motori F.3, nel
primo anno dove sfidavamo tutte le Dal-
lara con la Mygale e con un pilota esor-
diente quale era Gabby Chaves, abbiamo
vissuto una situazione di disparità di con-
dizioni ed una non consona serietà nello
sviluppo. Nell’Abarth, sulle cinque gare
della serie Europea cui abbiamo preso
parte, in tre occasioni siamo stati vittime
di dubbi episodi. A Monza hanno scam-
biato la nostra monoposto per un’altra,
mentre a Misano ed a Spielberg, Dustin
Sofyan e Camplese sono stati gli unici ad
essere penalizzati per aver oltrepassato
una linea bianca, mentre per gli altri pilo-
ti non sono stati presi provvedimenti. Sia-
mo stati trattati male e abbiamo deciso di
abbandonare. Investimmo 500mila euro
in questo progetto, le macchine sono
pagate, ma restano ferme perché finché
non avrò la conferma che ci saranno
determinate garanzie, non tornerò a cor-
rere in Italia”.
Camplese impegnato a Shanghai
con Eurointernational nella F.Abarth cinese