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NEL NOME
DI SAARINEN
Carlo Baffi
Un’avventura lunga 15 stagioni, quella di Jarno
Trulli in Formula 1. Poi nulla ha potuto contro la
valigia, alquanto pesante, del russo Vitaly Petrov
che s’è aggiudicato in extremis il volante della
Caterham per il mondiale 2012. Nato a Pescara il
13 luglio del 1974, Trulli cresce in una famiglia dove
non manca la passione per i motori. I genitori scel-
gono infatti come nome di battesimo, quello di Jar-
no Saarinen, campione di motociclista perito a
Monza il 20 maggio dell’anno prima. Salito sui
minikart all’età di nove anni, Trulli conquista il suo
primo trofeo ai Giochi della Gioventù del 1987, nel-
la classe 100 cadetti. E’ l’inizio di una lunga serie di
successi, nazionali e internazionali, che il giovane
abruzzese mette a segno nel karting. Poi nel 1993,
debutta nel campionato di F.3 Italiano con la MC
Motorsport e disputa 6 gare. Continua a far incet-
ta di trofei kartistici nel ’94 e nel ’95 fa il suo esor-
dio nella selettiva F.3 tedesca con la scuderia KMS,
mettendosi subito in luce. Due vittorie su 12 gare,
3 podi ed un 4° posto assoluto, a cui segue un
importante piazza d’onore nel prestigioso GP di
Macao, al volante di una Dallara Opel-Spiess, pre-
ceduto da Ralf Schumacher suo futuro compagno
di scuderia in F.1. E’ il preludio al titolo in F.3 tede-
sca del 1996, quando l’abruzzese domina con 6 vit-
torie e 10 podi, come portacolori del team KMS
Benetton Formula; sempre in quella stagione, Jar-
no siglerà la pole nel GP di Monaco di F.3 ed il 3°
posto a Macao. Risultati che gli spalancano le por-
te della Benetton di F.1 come collaudatore ed un
programma nella F.3000 giapponese, quand’ecco
che arriva l’ingaggio dalla Minardi per la stagione
1997.