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IL COMMENTO
L’automobile va forte in tutto il mondo, sud
Europa ma soprattutto Italia esclusa. A
Ginevra l’industria delle quattro ruote ha
mostrato i muscoli forte, per i più, di nume-
ri di vendita da record.
Il futuro per tanti sarà quindi roseo ma
anche facile non sarà per altri, perché i mar-
gini di chi opera nel Vecchio Continente e su
vetture piccole si stanno riducendo dram-
maticamente. E ciò potrebbe portare a scel-
te estreme: ridurre la presenza in mercati
fino a ieri considerati importanti, come quel-
lo italiano. Questa reale possibilità deve pre-
occupare e parecchio, in quanto vorrebbe
dire uscire dal sistema globale. Il nostro Pae-
se si trova in una situazione davvero diffici-
le perché deve reagire ma ha muscoli debo-
li. Il governo è in lotta continua con le sab-
biemobili dellapolitica. L’industrianaziona-
le, la Fiat, manca di nuovi modelli (non ha
station wagon, mancano SUV compatti…) e
non è presente come si dovrebbe in Asia, per
fortuna è in America, nord e sud. L’auto in
senso generale in Italia è da anni che pren-
de botte da orbi tra caro benzina, tasse allu-
cinanti e vincoli alla libera circolazione
dovuti queste ultime a prese di posizione
comunali che rischiano di portarci al
medioevo. Dobbiamo prendere tutti coscien-
za di ciò e quindi porre ognuno le basi per un
cambiamento. Tecnici compresi. Ma anche
industria nazionale, Case estere presenti in
Italia, semplici cittadini e media che passa-
no una informazione distorta. A tale propo-
sito è davvero triste continuare a leggere su
quotidiani importanti articoli che parlano di
crisi dell’auto non specificando chiaramente
che riguarda particolarmente solo il nostro
Paese. Pochi infatti enfatizzano il record di
produzione mondiale, le vendite in crescita
forte e costante sui mercati emergenti, il con-
tinuo e incessante lancio di nuovi modelli da
parte dei più. A leggere la maggior parte dei
media sembra di vivere in un contesto catti-
vo per tutti, per la serie “mal comune mezzo
gaudio”. Così però non è. E solo chiarendo
ciò si può uscire dal tunnel in cui ci siamo tut-
ti cacciati a fari spenti.
Chi pensa che l’industria dell’automobile è in
crisi sappia che Volkswagen offre quest’an-
no ai suoi dipendenti un bonus di 7500 euro
per gli eccezionali risultati del 2011; Audi di
ben 8251 euro sempre per lo stesso motivo;
Mercedes di 4100. Sappia che chi ha lavora-
to bene sta incassando premi incredibili, chi
invece nonha lavoratoohapreso strade sba-
gliate arranca. Come è giusto che sia. Equin-
di noi in Italia questo dobbiamo tutti tener-
lo presente perché come spesso scriviamo il
mondo dell’auto è affascinante e può servire
a indicare le strade da seguire. Non solo da
percorrere con le ruote