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«Io non faccio nessun gioco. Piuttosto cerco
di leggere nei pensieri di ciascuno, di capire
ciò di cui ha bisogno e di fare il meglio per
lui».
Dodici Gp suventi quest’anno si corre-
ranno fuori dall’Europa. E’ questo il
futuro della F.1?
«Assolutamente. Noi siamo un campionato
mondiale, non europeo. Pensi a questo:
quante persone vivono in Europa e quante in
Asia o America? Se l’Europa avesse più gare
ci sarebbe una sproporzione».
Con il Bahrein a che punto siamo?
«Gli organizzatori dicono di avere tutto sot-
to controllo e noi dobbiamo credergli».
Ha seguito ciò che sta succedendo al
Nurburgring? Gli amministratori del-
la Renania- Palatinato hanno chiuso il
contratto con gli organizzatori.
«Ovviamenteho seguito la vicenda–ma sen-
za sapere i dettagli e i retroscena».
L
a F.1 tornerà lì nel 2013 come era sta-
to previsto? Cosa deve succedere per-
ché ciò accada?
«Non molto. E’ solo una questione di uomi-
ni: c’è bisogno di una persona che faccia da
contatto per negoziare le condizioni, e al
momento non c’è».
Torniamo al presente. Cosa si aspetta
dalla prossima stagione?
«Che il campionato sia più incerto e si deci-
da solo all’ultima gara. A dire il vero, in que-
sto momento, dicendo così, sono io che
indosso occhiali dalle lenti rosa….».
Per via di Sebastian Vettel? Solo Fan-
gio e Schumacher hanno vinto tre tito-
li di fila. Sebastian può aggiungersi a
loro in questa stagione…
«… è quello che intendo quando parlo di
occhiali dalle lenti rosa! La mia opinione è
che davvero Sebastian ha una chance di far-
cela. Come dubitarne? Qualsiasi altra solu-
zione sarebbeuna sorpresa. Lapre-seasonha
emesso verdetti molto chiari: le Red Bull
sembrano ancora una volta super-competiti-
ve, e Sebastian ha solo 24 anni, quindi anco-
ra un grande potenziale da esprimere. Reali-
sticamente, tutto indica Vettel. Ha tutto:
talento, passione, disciplina, idee ben chiare.
E odia perdere. Penso che potrebbe battere il
recorddi Schumacher.Dovehabisognodi un
po’ di allenamento in più è nel back-gam-
mon, ma sta imparando ad ogni partita!
(risate). Tornando ai miei desideri per il
2012, spero che laMcLaren sia più veloce che
all’inizio della passata stagione e capace di
lottare per la vittoria fin dalle prime gare. La
Mercedes sembra decisamente competitiva,
quindi è nel mio elenco dei team da tenere
sott’occhio. Rimane la speranza che la Ferra-
ri riesca a risollevarsi in fretta. Se dovessi
scommettere ora, punterei su Vettel campio-
ne, Webber secondo e uno dei piloti McLa-
ren terzo, probabilmente Lewis Hamilton».
LaFerrari sembraessereinrotta.Qua-
li sono per lei le ragioni? Crede che un
rinnovamento li farebbe tornare al
successo, comeavvenne conJeanTodt
nel 1993?
«No, perché i problemi dellaFerrarinonhan-
no niente a che vedere con il management.
Sono assolutamente sicuro di ciò. I problemi
io li vedo dal lato tecnico – nel settore aero-
dinamico. Invece di licenziare dovrebbero
assumere qualcuno: Adrian Newey!».
Nessuno mette in discussione il talen-
todi FernandoAlonso,ma chediredel
suo compagno di squadra Felipe Mas-
sa?
«Unacosaè chiara–Felipenonèbaciatodal-
la fortuna, ma è veloce. Penso piuttosto che
sia una questione di alternative alla Ferrari:
chi degli altri piloti disponibili è più veloce di
Felipe?Nonne vedo.Ma sono sicuro che oggi
Robert Kubica sarebbe seduto in una Ferra-
ri, se non avesse avuto quel terribile inciden-
te».
In questa stagione vedremo sei cam-
pioni del mondo sulla griglia…
«E’ sorprendente – e non èmai successo pri-
ma nella storia della F.1».
Partiamo da Kimi Raikkonen. Che
cosa si aspetta da lui?
«E’ un valore aggiunto, sotto tutti i punti di
vista. Molto dipenderà da come sarà la sua
vettura, e se Kimi saprà tenere alto il livello
delle sue motivazioni. Per il momento sem-
bra molto determinato, speriamo che conti-
nui così».
E Michael Schumacher? Il terzo anno
dopo il suo rientro sarà finalmente
quello del salto di qualità?
«Se la sua macchina sarà sufficientemente
veloce, sì. Spero che lo sia, per lui e per tutti
i suoi tifosi. E’ un grande personaggio, e uno
Schumacher vincente conviene a tutti molto
più di uno Schumacher perdente. Provate a
chiedere negli Usa – laggiù la star è sempre
lui».
Una delle cose più interessanti da
guardare sarà la lotta intestina alla
McLaren fraHamiltoneButton. Come
crede si svilupperà?
«Lewis è un grandissimo talento, questo
resta vero. Probabilmente l’anno scorso era
mentalmente un po’ instabile e questo gli ha
impedito di mostrare tutto il suo potenziale.
Dall’altra parte Jenson ha invece tirato fuori
il massimo da se stesso e questo è il motivo
per cui è finito davanti ad Hamilton. Mi
azzardo a prevedere che se entrambi daran-
no il massimo, Lewis batterà Jenson, perché
alla fine è lui il più veloce».