Page 60 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
60
RETRO’
BEPPE GABBIANI
CAVALLO
Carlo Baffi
Un talento naturale come pochi, ma al
tempo stesso troppo irruente. Per tutti
Beppe Gabbiani è stato “Cavallo Pazzo”,
per via di un temperamento spesso oltre
le righe, che alla fine ha condizionato una
promettente carriera. Nato a Piacenza il 2
gennaio 1957, il padre appassionatissimo
di motori lo fa debuttare su un kart a 13
anni. Gli affianca pure una sorta di “pre-
cettore”, Giulio Pernigotti ex titolato kar-
tista, il cui compito è quello di seguire
Beppe in pista. Dal ‘71 al ‘76 Gabbiani vin-
ce a raffica, gare e titoli: 2 Campionati ita-
liani, 2 Campionati europei a squadre e la
Coppa d’Europa Junior. Nel 1976, sale
sulle monoposto della F.Italia per due
gare col Team Cevenini, poi nel ’77 sbar-
ca in F.3, nel Campionato Italiano e nel-
l’Europeo. E proprio in quest’ultimo fa
centro al debutto sul circuito del Paul
Ricard, con la Toyota Novamotor del
Team Trivellato Chevron. A fine anno è 4°
assoluto nella serie continentale e 3° in
quella tricolore. Risultati che lanciano
Gabbiani nell’europeo di F.2 sulla Che-
vron-Ferrari, sempre di Trivellato. Ma la
stagione 1978, segna l’importante esordio
di Beppe in F.1. La chiamata arriva dalla
Surtees che deve rimpiazzare Rupert Kee-
gan e Vittorio Brambilla, infortunatosi
nel terribile incidente del GP d’Italia.
“Cavallo Pazzo” viene scelto dopo un test
organizzato da John Surtees a Goodwood,
in cui fa segnare il miglior tempo davanti
ad Arnoux. Entrambi partono alla volta di
Usa e Canada, dove si devono disputare
gli ultimi due GP del mondiale. AWatkins
Glen, Gabbiani deve cedere il proprio
cambio al transalpino, mentre a Montre-
al sfiora la qualificazione. Dopo aver fat-
to segnare il 9° tempo su pista umida,
demolisce la vettura contro le barriere e
nel finale, con pista asciutta, si vede supe-
rato dalla concorrenza restando fuori dal-
la griglia. Malgrado gli venga offerta la
possibilità di proseguire l’avventura in F.1
con altre scuderie (il supporto della fami-
glia non gli manca), la scelta ricade anco-
ra sulla F.2 europea. La scuderia è la
March ufficiale, però le attese vengono
meno a causa delle scarse prestazioni dei
motori Mader.
Gabbiani non ci sta e iniziano le frizioni
con il team di Robin Herd, anche perché
PAZZO