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GPMALESIA
FERRARI
Quando ha dovuto parcheggiare la macchi-
na, Alonso ha chiesto via radio conferma
che il suo posto fosse proprio quello desti-
nato al numero 1, una piazzola che gli spet-
terebbe per blasone, ma che purtroppo
occupa raramente. Poi, ha subito chiarito,
come uno dei duri-buoni, tutti magie e
disincanti che popolano le canzoni di Liga-
bue, che la vittoria è stata una di quelle che
non cambiano niente, ma anche una di
quelle che non le dimentichi più. «No, non
avrei mai immaginato di vincere perché
non eravamo e non siamo competitivi. Però
oggi non abbiamo sbagliato nulla: non un
cambio gomme, non un pit-stop. Ricorde-
rò per sempre questa domenica». Monte-
zemolo ha gongolato: «Ci serviva in questo
momento, Fernando ha corso una gara per-
fetta confermandosi un pilota eccezionale
sotto tutti i punti di vista». A Maranello
hanno suonato le campane, Valentino Ros-
si gli ha fischiato dietro parole di ammira-
zione: «Fernando, sei una bestia!». Tante
sviolinate, ma giustificate. A Sepang, Alon-
so ha vinto con tre macchine diverse
(Renault, McLaren e ora Ferrari), è un trac-
ciato che conosce bene, ma domenica di