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GPMALESIA
LE PAGELLE
Fernando Alonso 10
e lode
Queste sono quelle vittorie che non si dimenticano, che entrano nel-
la storia della F.1 dalla porta principale. Come quel sorpasso di Sen-
na all’esterno sulla pista bagnata di Donington al 1° giro e altre fol-
lie del genere. Alonso è la Ferrari, qualche volta sbaglia e non lo si
può negare, ma a Sepang ha mostrato a tutti noi che in F.1 con una
macchina non competitiva si può ancora vincere, che lui può fare
la differenza. Meteo permettendo.
Sergio Perez
10
Ha fatto un errore nel momento decisivo, quello che poteva per-
mettergli di raggiungere e superare Alonso? Fa niente, a un pilota
che ha disputato appena 19 GP sono permessi questi sbagli se è
secondo mentre guida una Sauber e sta per tentare di vincere una
gara dopo un forcing incredibile e in condizioni di pista molto com-
plicate. Non ci pare che in giro vi siano molti 22enni in grado di
disputare una gara del genere.
Campeggio
10
E’ stato veramente buffo vedere lo schieramento di partenza attrezza-
to come un campeggio dopo la bandiera rossa, con tutti quei gazebo
cheproteggevanodal diluvio lemonoposto. La lezionedel Canada2011,
quando meccanici, ingegneri, dirigenti ne uscirono fradici, è servita.
Monsone
10
Si sa che dalle parti di Sepang nel tardo pomeriggio si scatenano tem-
porali. Ecclestone per evitare sveglie all’alba a noi europei ha sposta-
to l’orario di partenza del GP alle 16. Figurarsi se Bernie ha paura di
un monsone, lui che vuole andare in Bahrain a sfidare chi protesta
contro il regime. Anche perché il temporale è sempre portatore di
rimescolamenti, di emozioni, eproduceordini di arrivoparticolari.Ma
alla F.1 è andata bene, il rischio che non si corresse è infatti stato alto.
Kimi Raikkonen
9
Si vede che l’esperienzanei rally gli è servita a “sentire” quando lamac-
china parte col posteriore. Scherzi a parte, Raikkonen è stato notevo-
le. Intanto ha centrato la Q3 vendicandoMelbourne, poi ha dimostra-
to di essere quello di sempre emergendo quando il gioco è diventato
duro. E la Lotus a sua volta ha confermato di poter stare con i grandi
(ma chi sono a questo punto i grandi?) in ogni condizione.
RAIKKONEN
SI ESALTA