Guido Rancati
Il tempo di raccogliere i compli-
menti (sinceri) di Yves
Matton e di tutti quel-
li che ancora riesco-
no a giudicare senza
pregiudizi e Mikko
Hirvonen ha scoper-
to che evitare le mille e
mille trappole di unRal-
ly del Portogallo
bagnato come
capitava spesso
quando l’ap-
puntamento lusitano aveva un’anima e
andava scena sulle strade del profondo nord
non era stato sufficiente a permettergli di
mettersi in tasca il quindicesimo oro in car-
riera. E i punti che gli avrebbero permesso
di piazzarsi sull’attico della classifica irida-
ta davanti a Sébastien Loeb. Escluso: così
hanno deciso i commissari sportivi dopo
aver preso in esame il verbale dei tecnici.
Ma la decisione – giusta o eccessiva lo
diranno i successivi gradi delle giustizia
sportiva, se la squadra della Doppia Spiga
darà seguito all’intenzione di ricorrere in
appello – non cancella il tanto che il Pallido
ha fatto di buono negli acquitrini algarvii. E
il tantodimenobuono che, subito fuori l’Ex-
traterrestre, hanno fatto Jari-Matti Latvala
e Petter Solberg, le due punte di diamante
della Ford. Che pure lasciano la penisola
iberica con in saccoccia molti più punti di
quelli che avrebbero meritato. Sbagliare è
umano, ma gli errori che il bollente, troppo
bollente, finlandese e il veterano norvegese
hanno commesso nella seconda delle quat-
tro tappe sono davvero difficili da perdo-
nare. Non avevano, non ancora, la gara in
pugno, ma avevano l’occasione di riaprire
i giochi iridati e non l’hanno fatto. Pur se
adesso, in qualche modo,
sonomeno lontani dal-
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MONDIALE RALLY
PORTOGALLO
UNA FESTA DURATA POCO