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rato grazie ad una scelta di gomme diver-
sa dagli altri. Ha usato quattro pneuma-
tici soft nuovi, che qui erano la mescola
più dura, e così ha potuto ritardare al
massimo il pit-stop. Doveva, però, girare
veloce per arrivare a recuperare lo svan-
taggio su Sergey Sirotkin. Il neozelande-
se lo ha fatto in maniera egregia e così i
suoi giri si sono trasformati in una danza
sui cordoli. Una sorta di “haka” (con per-
messo dei Maori) contro quel destino che
stava per tarpargli le ali. Stavolta ha vin-
to Chris.
Le due gare marocchine sono state spetta-
colari in modi diversi. La prima, quella vin-
ta da Campana, lo è stata per il duello dei
giri finali fra due piloti che hanno fatto trat-
tenere il fiato a tutto il paddock. Nella
seconda invece a prevalere sono state la tat-
tica e il tipo di gomma usato. Il particolare
tecnico si è rivelato anche qui un fattore
determinante per il successo. Le scelte degli
organizzatori si stanno rivelando corrette.
Aggiungono incertezza e abituano i piloti
ad usare gomme diverse. Proprio come
avviene in GP2 e F.1
Varhaug ha gettato al vento
la vittoria in gara 1.
Eccolo in gara 2
all'attacco del rientrante Ricci
Bel successo
di Van der Drift
in gara 2
Il podio
di gara 2