Page 19 - Italiaracing

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Stefano
Semeraro
foto: Pellegrini
Un weekend a tre
facce,
con
l’espressione che
passa dalla moderata
soddisfazione, all’arrabbiatura solenne, alla
disperazione. La Ferrari è uscita dal primo quar-
tetto di gare con le ossa meno rotte del previsto,
Fernando Alonso è appena a 10 punti da Seba-
stianVettel inclassificae inBahrain le rossehan-
no messo il muso davanti alla McLaren. A gua-
stare il gusto agrodolce di una trasferta in cui
quelli di Maranello si sono difesi bene – all’ita-
liana – è arrivata però da casa la notizia orribile
della morte di Matteo Vignali, trentadue anni e
un figlio, meccanico specializzato in cambi della
Ferrari, ucciso da un infarto. Tutto è giustamen-
te passato in secondo piano, l’ufficio stampa ha
anche cancellato in segno di lutto l’incontro con
i giornalisti: un gesto adeguato, che dovrebbe
ricordare a tutti (Ecclestone compreso) che le
corsepossonoessereun lavoro, unapassione, un
business e un divertimento, ma che fuori resta la
vita vera, con le sue gioie e le sue tragedie reali,
individuali e di massa (con la mminuscola, sta-
volta). Alla memoria di Vignali, Alonso può for-
se dedicare i pochi punti strappati in Bahrain,
dove finalmente anche Felipe Massa (che ad Al
Sakhir ha peraltro vinto due volte), per una vol-
ta autore di una partenza all’altezza del suo bla-
sone, sembra aver iniziato un lento processo di
redenzione. Il brasiliano ha strappato due pun-
ti, i primi del 2012, ma chiaramente alla Ferrari
e al suo “capo” Domenicali non può bastare.
Tanto che il boss della scuderia ha fatto chiara-
mente capire a Felipe che nelle prossime gare si
giocherà il suo futuro in F.1, non solo aMaranel-
lo.
«Il bilancio della prima serie di GP è migliore di
quello che avevo previsto – si è lasciato scappa-
re invece Fernando– emigliore inmaniera inat-
tesa. A inizio anno temevamo il peggio, in
Australia non siamoneanche entrati nel Q3,mai
mi sarei aspettato di essere solo a 10 punti dal
leader della classifica dopo quattro gare. Ora, fra
i test del Mugello e la gara di Barcellona, si trat-
tadi dareunabella scossaallamacchina. Perché,
non nascondiamocelo, le performance non ci
sono. Il lato positivo è che non c’è nessun team
in fuga, quella cattiva è che gli altri devono fare
dei ritocchi,noi ricominciarequasidazero».Una
bella scossa Alonso in Bahrain l’avrebbe data
anche a Nico Rosberg, da cui si è visto letteral-
mente buttare fuori pista durante un tentativo
di sorpasso. Fernando ha anche rischiato di fini-
re sulla cuspide dell’entrata box, quando in scia
a Kobayashi si è accorto solo all’ultimo che il
giapponese stava rientrando, ma la “spintarella”
del tedescoAlonso proprionon l’ha digerita. «Le
regole dicono che bisogna lasciare lo spazio di
una macchina, e Nico non l’ha fatto. Non mi ha
datospazioneanchenel secondo tentativo, enon
vabene. Stavoltac’era la sabbia,maconunmuro
ci saremmofattimale tutti edue».Fernando, che
a sua volta nella corsia box ha rischiato di farsi
tamponaredaSergioPerez che rientrava (il team
gli ha permesso di uscire dal pit un po’ troppo
sportivamente), nel dopo gara era convinto che
gli steward avrebberopunito l’improntitudine di
Rosberg, ma non è stato così. E lo spagnolo se l’è
legata al dito: «Ah sì, ci si può difendere come si
vuole, anche uscendo di pista? – ha commenta-
to quasi infuriato - Allora in futuro ci divertire-
mo, ne vedremo delle belle…». Occhio Nico,
Nando ti aspetta alla prossima curva.