Page 20 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
20
GP BAHRAIN
MCLAREN
DA PIT-BULL
Stefano Semeraro
Più che pit-stop, pit-crash. Chissà, forse sarà stata
l’onnipresente sabbia di Sakhir a inceppare i mec-
canismi della McLaren, di sicuro né Jenson Button
– vincitore della prima gara della stagone – né
LewisHamilton– fino a domenica leader della clas-
sifica – si aspettavano un flop del genere. Lewis ha
dato battaglia da par suo in qualifica, secondo die-
tro a Vettel, ma in gara non è mai riuscito a graffia-
re. Troppo lontano da Sebastian, ha subito l’attac-
co di Raikkonen quasi senza reagire, poi ha incas-
sato tre pit stop sbagliati del suo team e si è spen-
to nelle prime retrovie, ottavo nel sandwich rosso
dei ferraristi. Colpa, sembra, di una pistola di fis-
saggio mal regolata, fatto sta che la giornataccia del
team e l’improvviso calo di prestazioni della sua
monoposto gli sono costati il vertice. «Cose che
capitano, nel motorsport – ha mugolato Lewis, che
durante uno dei pit si è fatto scappare qualche gesto
di insofferenza – e stavolta è capitato a noi. Abbia-
mo pagato i ritardi nei pit-stop e per un pilota è fru-
strante, perché in quei momenti stai lì seduto e non
puoi fare niente. In Bahrain abbiamo perso un po’
lo slancio per il campionato, ora vedremo cosa suc-
cederà con il ritorno in Europa, certo dovremo
migliorare nei pit-stop e nel passo dellamacchina».
Il tracollo arabo ha coinvolto pure Jenson Button
– anche lui, complice un dado difettoso, rallenta-
tissimo da un cambio gomme infinito - che ha
accolto con un sorriso un po’ meno solare del soli-
to la giornataccia. Per lui, dopo un pomeriggio gri-
gio, una foratura e poi il malinconico ritiro, quan-
do peraltro si era già capito da tempo che stavolta
qualcosa in casa McLaren non aveva funzionato.
«Non è che il carico aerodinamico della nostramac-
china può essere scomparso tutto d’un tratto – ha
digrignato cortesemente Martin Whitmarsh – il
risultato delle qualifiche lo dimostra. Evidente-
mente non siamo stati capace di utilizzare bene le
gomme. Quelle posteriori si deterioravano troppo
in fretta, e questo fatto non ha aiutato i nostri pilo-
ti. Rispetto alle libere di venerdì in gara eravamo
più lenti di un secondo, quest’anno azzeccare la giu-
sta finestra di utilizzo delle gomme è veramente dif-
ficile, se ci prendi sei a cavallo, ma se fallisci anche
di poco sei nei guai. E stavolta i nostri piloti sono
finiti nei guai».