Page 35 - Italiaracing

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dove si registra un sempre più crescente
numero di iscritti, al punto che si rendono
necessarie sessioni di pre-qualifiche.
L’equilibrio delle monoposto ed i premi
alquanto sostanziosi alimentano la bagar-
re, anche a costo di innescare paurosi inci-
denti.
Si arriva così al tragico 18 giugno, dove sul
tracciato cittadino di Caserta, si disputa la
17^ Coppa d’Oro Pasquale Amato in un’at-
mosfera carica di tensione. L’ambiente
infatti, è ancora scosso dal drammatico
incidente verificatosi due settimane prima
a Monza, quando nella 16^ Coppa dell’Au-
todromo di F.3. la Lola T60 di Boley Pit-
tard ha preso fuoco poco prima del via,
causando la morte del 29enne inglese
pochi giorni dopo per le ustioni. Purtrop-
po a Caserta l’organizzazione lascia
alquanto a desiderare. A svolgere il ruolo
dei commissari di percorso ci sono dei
semplici appassionati che non hanno fat-
to alcun corso di addestramento previsto
dalla Csai. Tutto ha inizio quando lo sviz-
zero Fehr decolla sulla monoposto di Sal-
tari e sbatte contro il muro che costeggia
la ferrovia, terminando la sua corsa in
mezzo alla carreggiata. Fehr esce dai rot-
tami e si premura di segnalare l’accaduto
ai concorrenti in arrivo, ma Foresti scivo-
la sull’olio presente in pista e la sua Lotus
striscia sul marciapiede, colpisce un palo
della luce e si arresta sull’angolo di una
casa. Al giro dopo esce anche Dubler (for-
tunatamente senza conseguenze), ma la
sorte peggiore tocca proprio a Russo. La
sua Matra MS5 Ford, centra la Brabham
BT18 di Fehr e si distrugge contro il muro
di una centrale dell’Enel. I violenti urti,
sbalzano fuori dall’abitacolo Geki che
muore all’istante. La vettura del milanese
prende fuoco riducendo notevolmente la
visibilità e provocando una nuova caram-
bola in cui un’auto investe mortalmente
Fehr. Anche Romano “Tiger” Perdomi
finisce contro un palo restando gravemen-
te ferito ed imprigionato tre le lamiere del-
la sua De Sanctis Ford. La corsa prosegue
e a farne le spese sono Antonio Maglione
e Tino Brambilla, che non trovando alcu-
na segnalazione piombano a tutta velocità
sul luogo dell’incidente e arrestano la loro
corsa contro le vetture incidentate. L’espo-
sizione della bandiera rossa pone final-
mente termine ad un’ecatombe durata 4
giri e dal bilancio drammatico: 11 vetture
distrutte e tre piloti deceduti. Purtroppo
anche per Perdomi, seguirà il fatale desti-
no di Ferh e di Russo.
A sinistra, Geki Russo
con una vettura sport Alfa Romeo.
Sotto, con la Lotus F.1