Page 58 - Italiaracing

This is a SEO version of Italiaracing. Click here to view full version

« Previous Page Table of Contents Next Page »
58
WTCC
I ROOKIE TRICOLORI
ALBERTO CERQUI
ROAL MOTORSPORT – BMW 320 TC
E' arrivato nel WTCC dopo la bella vittoria
nel tricolore Superstars. Prima di allora, la
sua carrieraavevavisto il successonellaFor-
mula Azzurra. Nel passaggio dalle monopo-
sto alle ruote coperte, ha vinto subito. For-
se, proprio vedendo il passato luminoso, sul
bresciano si sono create tante aspettative
per il suo debutto nella serie iridata. Fino ad
ora però, i migliori risultati sono arrivati
nelle gare di Monza con il nono e decimo
posto.Dueottimi piazzamenti perundebut-
tante e se in qualifica non avesse commes-
so l'errore di girarsi, forse avrebbe preso
parte alla Q2 con tutti i benefici che offre il
partire davanti. A Valencia. sono arrivati un
tredicesimo posto e un ritiro dopo un con-
tatto. Mentre in Marocco le sue due gare
sono state condizionate dal cambiodimoto-
re. Questo lo ha costretto a partire dal fon-
do. E' risalito bene, ma ancora una volta la
sfortuna lo ha perseguitato sotto forma di
problemi tecnici. E così, accanto al quindi-
cesimo posto della prima frazione, si è uni-
to il ritiro nella seconda per un semiasse.
Risultati deludenti, ma che non rispecchia-
noaffatto il valoredel pilota che è alto. Come
tutti i giovani, Alberto ha fretta di arrivare,
ma occorre pazienza. Il livello dei piloti nel
WTCC è alto, ci sono dei vecchi marpioni
che non mollano neppure un centimetro e
che tendono tranelli ad ogni metro mentre
il formato di gara non concede errori. In più
va detto che la messa a punto di una vettu-
ra del mondiale è decisamente più comples-
sa rispetto a quella della Superstars così
come i freni sono tutta un'altra cosa. Cerqui
ha solo bisogno di metabolizzare bene que-
ste cose e selezionare al meglio le sue scelte
in gara. La Roal è la squadra giusta per
imparare. Roberto Ravaglia e Aldo Preo
sanno come impostare i piloti per farli ren-
dere al meglio e TomCoronel può essere un
buon punto di riferimento per crescere. Le
posizioni in fondo alla classifica sono una
gavetta chehanno fatto tutti eutili aplasma-
re il carattere. La sensazione però, è che
Alberto abbia i numeri per fare bene nel
mondiale e diventarne uno dei protagonisti
del futuro. Deve solo concentrarsi su stesso,
non farsi prendere dall'ansia della presta-
zione, isolarsi dalla pressione che gli si può
crearedall'esternoeguidare serenocomeha
fatto nel warm up di Marrakech. I risultati
arriveranno.