6
GP BAHRAIN
IL PUNTO
Stefano Semeraro
Si giocava su un tavolo spor-
co di sabbia e sangue, ma la
F.1 ci ha calato lo stesso il
quarto asso della stagione. Il
GP del Bahrain ce lo ricorde-
remo a lungo per le polemi-
che, le tensioni, la figuraccia
rimediata da uno sport – non
certo il solo–chepur di incas-
sare qualche dollaro in più
volta lo sguardo davanti al
dolore di un popolo. E poi
resterà la gara, con il quarto
vincitore diverso in quattro
Gran Premi, il ritorno di baby
face Sebastian Vettel, il
bicampeon che nelle tre man-
che precedenti era rimasto a
guardare in cagnesco i trion-
fi di Jenson Button, Fernan-
do Alonso e Nico Rosberg. Un
campionato aperto, incerto,
incostante, dove ad ogni pun-
tata si vive di certezze graniti-
che, destinate a durare un
giorno. Doveva essere il Mon-
diale della McLaren, poi è
diventato quello della Merce-
des, ora riecco la Red Bull,
mentre si affaccia prepotente
la Lotus, e la Ferrari, aggrap-
pata all’incredibile vittoria di
Alonso in Malesia, sogna di
recuperare ancora terreno a
partire da Barcellona, quan-
do sulla F2012 arriveranno
sviluppi a quanto pare impor-
tanti. Hamilton frigge, Raik-
konen ruggisce, Button
aspetta di piazzare unghiate