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N POKER
al buio
sornione – solo Schumacher
fra i grandi per ora delude,
mentre sgomitano anche i
Perez, i Di Resta, i Grosjean.
Un Mondiale che acchiappa e
promette suspence, che per
ora non riesce ad edificare
gerarchie solide anche per-
ché le sue fondamenta tecni-
che sono appoggiate su basi
friabili: le gommePirelli, pro-
grammaticamente pensate
per cambiare di umore e di
comportamento al minimo
variare del meteo, facendo
impazzire piloti e ingegneri.
E’ una F.1 dove si naviga sen-
za mappe certe, resa spetta-
colare dal viagra aerodinami-
codel DRS, che regala sorpas-
si a basso costo, dalla lotteria
dei pit-stop. Certo, meglio
della Formula Noia di qual-
che anno fa. Però, il pericolo
di scivolare nella formula
Wrestling, dove tutto lo show
è artefatto, è sempre lì dietro
l’angolo. La speranza è che ci
salvino sempre i piloti: con i
loro duelli regolati da norme,
va detto, anch’esse un po’
incostanti nell’interpretazio-
ne: un giorno si vieta uno zig-
zag, quello dopo di concedo-
no manovre esaltanti e sel-
vagge insieme. E’ una F.1 che
gioca al rilancio al buio,
alzando sempre la posta. For-
se è meglio godersene l’adre-
nalina senza domandarsi se
dietro i poker serviti non si
nasconda un bluff.