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Van der Garde e Leimer, sul podio di gara 1
GOMME DI MOZZARELLA
Ma siamo sicuri che la scelta della Pirelli e degli organizzatori GP2 di segui-
re la via della F.1 per quanto riguarda l’utilizzo delle gomme sia quella giu-
sta? Un giovane pilota immerso in una categoria propedeutica dovrebbe ten-
tare di dare sempre il massimo senza tanto pensare ad alzare il piede, come
fosse in una corsa endurance. Il bello della GP2 è sempre stato rappresenta-
to dai continui sorpassi e duelli con le vetture simili nelle condizioni. E sem-
pre a tavoletta fino all’ultimo giro. Ora non è più così, le gomme stanno aven-
do, almeno da quel che si è capito in queste prime gare, un ruolo superiore
alle qualità dei piloti. L’esperienza di Valsecchi e di Razia sta facendo la dif-
ferenza, ma anche la capacità dei team nel trovare i giusti set-up che non
mandino in crisi le coperture troppo in fretta. Insomma, sono tante le com-
ponenti cervellotiche che sarebbe meglio lasciarle alla F.1. Tanto, quando un
pilota arriva nel mondiale, dovrà affrontare decine di altre realtà tecniche e
questa eccessiva attenzione nel non consumare le gomme oggi richiesta in
GP2, non tornerà molto utile. Tutto sarà diverso.
Cambio gomme sulla vettura di Onidi