43
Tra gentleman e professionisti, il Fer-
rari Challenge ha avuto stagioni alter-
ne, come vedi la situazione attuale?
“Lo spirito iniziale del Challenge era quello di
un campionato per piloti gentleman, ma già
dai tempi della 360 sono arrivati molti pro-
fessionisti portando anche alla necessità di
dividere tra Trofeo Pirelli e Coppa Shell. C'era
gente come Cadei, Maceratesi, Malucelli e
molti altri e anche se forse ad un certo punto
i numeri si sono un po' ridotti, i grandi nomi
non sono mai mancati con un parco partenti
di professionistimoltocompetitivo.Quest'an-
no anche gli arrivi di piloti come Balzan, che
mi auguroproseguanella stagione, vannonel-
la direzione di tenere alto il livell. Io sarò pro-
babilmente al via insieme a Belluzzi al Mugel-
lo, con l'obiettivo di partecipare alle finali
mondiali”.
Lasituazionepermolti campionatièdif-
ficile, con poche macchine al via. C'è da
dire che spesso sono di alto livello...
“Il problema è che nel momento in cui siamo
ci sono forse troppi campionati e poche mac-
chine ovunque, eliminando qualche serie si
avrebbero sicuramente numeri più alti. Spes-
so si vedono le stesse macchine lavorare in
due o tre campionati. Speriamo che la situa-
zionedifficile che stiamo vivendopassi in fret-
ta. Ci sono anche eventi che funzionano mol-
to come il Blancpain, un bellissimo campio-
nato che ha un format con tre piloti, gare più
lunghe e lo stesso budget di una serie "norma-
le". Il risultato sono le quasi sessanta macchi-
ne iscritte e la splendida gara di Monza. Spe-
ro magari che mi arrivi qualche proposta per
Silverstone ma in generale è una serie che mi
piacerebbe fare anche perché non ha conco-
mitanze con il FIA GT3, che è il mio impegno
principale quest'anno”.
La Ferrari non ha una vera e propria
filieradelleruotecoperte, qualcosache
possa favorire il passaggio dal Challen-
ge a programmi come il Mondiale
Endurance.Pensidiaverepossibilitàdi
rompere questa tendenza?
“Diciamo che al momento non c'è una vera
scuola che passa dalle ruote coperte, come
l'Academynelleformule,anchesedevodireche
dopo le vittorie nel Challenge c'è stato un loro
aiuto nel passare al FIA. Mi auguro davvero di
poter avere una possibilità perché è quello che
vorrei fare. Mi sto trovando bene sullamacchi-
na, i risultati finorasonostati buoni, c'èda lavo-
rareevogliopensaregaraper gara, concentrar-
mi sul mio lavoro per ottenere il massimo”.