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GP GIAPPONE
MCLAREN
HAMILTO
SI BECC
Massimo Costa
Sgonfia, senz’anima? Come è possibile?
Dalle belle prestazioni di Monza e Singapo-
re all’opacità di Suzuka? E’ laMcLaren vista
in Giappone, anche se resta da capire se ad
essere senza mordente fosse veramente la
MP4/27 o se fossero piuttosto i suoi piloti
a essere incappati in un fine settimana poco
edificante. Jenson Button, a dire la verità,
il suo dovere lo ha compiuto portando la
McLaren al terzo posto in qualifica, poi
divenuto ottavo per la penalità dovuta alla
sostituzione del cambio. In gara, non si è
risparmiato arrivando al quarto posto, ma
il fatto di non essere riuscito a recuperare
sulla Sauber-Ferrari di Kamui Kobayashi
benché le sue gomme fossero più fresche
rispetto a quelle del giapponese, fa sorgere
qualche dubbio. Chi invece è apparso piut-
tosto confuso è stato Lewis Hamilton. Su
un circuito del genere, un pilota dotato del
suo talento avrebbe dovuto segnare la dif-
ferenza, quanto meno stare sui tempi di
Button in qualifica. Invece, complice un
set-up non indovinato, è piombato in quin-
ta fila con un triste nono tempo. Decisa-
mente non daHamilton, l’uomo che aMon-
za e Singapore aveva ottenuto la pole. Nel
corso del Gran Premio è stato sorpreso da
Sergio Perez, che lo ha infilato senza pietà
magari facendo venire un sorrisino a Mar-
tinWhitmarsh e Ron Dennis e qualche per-
plessità a Norbert Haug. Hamilton ha pro-
seguito con il suo ritmo andando a recupe-
rare un quinto posto che, nel giorno del riti-
ro di Fernando Alonso, doveva essere
migliore per tentare di reinserirsi con pre-
potenza nella lotta iridata. Anzi, la motiva-
zione nonmancava proprio. Invece, è rima-
Abulico, non ficcante come al solito,
incapace di trovare il giusto assetto
sulla sua McLaren in qualifica,
non brillante nel corso della gara.
Il pilota britannico è parso
frastornato dagli eventi di mercato
che hanno preceduto la trasferta
in Giappone, aprendo poi una
sciocca polemica con Button,
decisamente più brillante a Suzuka