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FORMULA 1
ANTEPRIMA AUSTIN
Stefano Semeraro
La F.1 torna negli States, e la sensazione è
di trovarsi più davanti ad una nuova fron-
tiera che ad una vecchia abitudine. L’ulti-
mo GP a stelle e strisce fu cinque anni fa,
un’eternità per i ritmi della F.1. Dopo il
flop di Indianapolis, in Texas c’è un’occa-
sione da prendere al volo e Bernie Eccle-
stone lo sa bene. Con i rumors che riguar-
dano la Coca Cola, che potrebbe entrare
nel Circus da sponsor con uno dei suoi
drink energizzanti capaci di far concorren-
za alla Red Bull (si parla già di un accordo
con la McLaren), l’orizzonte americano
diventerebbe non solo auspicabile, ma
anche necessario. Infatti, l’entusiasmo si
spreca. Per il vecchio leone Mario Andret-
ti “ad Austin la F.1 ha trovato la sua nuo-
va casa”, MartinWitmarsh ha ribadito che
per lui “un GP negli States è cruciale per il
Circus, dal punto di vista del business è il
posto giusto al momento giusto”. Norbert
Haug è della stessa opinione, Sergio Perez
è convinto che i tanti tifosi messicani lo
faranno sentire a casa, e anche Lewis
Hamilton, l’ultimo a vincere un GP degli
Stati Uniti, a parole non vede l’ora di met-
tere le ruote sul circuito di Austin. «Per ora
l’ho provato solo al simulatore, ma a
occhio sembra un insieme di tanti altri cir-
cuiti – dice l’inglese – alcune parti ricor-
dano la zona Maggotts-Becketts di Silver-
stone, una curva sembra la 8 di Istanbul
rovesciata, e in altri settori mi ricorda
anche un po’ Hockenheim. Ci sono un paio
di rettifili lunghi che finiscono con curve
strette e dove quindi dovrebbe essere faci-
le sorpassare». Il circuito, disegnato come
scontato da HermannTilke è uno dei cin-
que della F.1 di quest’anno che vanno per-
corsi in senso antiorario. Ha 20 curve, di
cui 12 verso destra e 8 verso sinistra, e un
dislivellomassimo di 41metri. Il punto più
alto si raggiunge alla curva 1, preceduta da
un piccola collinetta che ricorda un po’ la
curva 1 del vecchio Zeltweg. Il resto è un
alternarsi di saliscendi, curvoni veloci e
lunghi rettilinei. Il carico aerodinamico
dovrebbe essere simile a quello di Silver-
stone, la velocità massima attorno ai 315
all’ora. Visto che l’ultimo strato di asfalto
è stato posato a settembre ci si aspetta una
superficie di gara abbastanza scivolosa,
soprattutto all’inizio del weekend, anche
se con le mescole previste dalla Pirelli,
medie e dure, la situazione dovrebbe pre-
sto migliorare. Il tempo sul giro stimato è
di circa 1 minuto e 38 secondi.
Per affrontare la sfida americana, cruciale
per la gara a due fra Sebastian Vettel e Fer-
nando Alonso, la Ferrari ha messo a pun-
to un programma che si potrebbe definire
“10
punti in 10 giorni”, e che punta appun-
to a recuperare lo svantaggio che separa la
Rossa di Alonso dalla Red Bull del tedesco.
Fernando la scorsa settimana si è rilassa-
to a casa sua, a Oviedo, nuotando in pisci-
na e iniziando ad assaggiare il circuito di