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GP USA
VETTEL VS ALONSO
AUSTRALIA
9
Una qualifica imperfetta, che lo ha fatto precipitare in una posizione a lui sconosciuta nell’ultimo periodo: la sesta. Ma in gara, Vet-
tel è stato semplicemente grandioso raggiungendo il secondo posto, spingendo sempre forte, compiendo un magico sorpasso
all’esterno su Rosberg. Una dimostrazione ulteriore che il campione del mondo è un pilota estremamente completo e non capace
di vincere solamente se parte in testa.
MALESIA
6,5
Come Hamilton, non è sembrato riuscire a disegnare miracoli. Lui capace di vincere e di fare la pole sotto l’acqua con una Toro
Rosso. Vettel si districava tra una curva e l’altra con una Red Bull che in condizioni di pista non perfette ha faticato più del previ-
sto. Poi, Karthikeyan lo ha mandato all’inferno.
CINA
8
Ha accettato il tentativo tecnico, che ha solo creato confusione in Red Bull, di verificare in un weekend di gara gli scarichi diversi
da Webber. Ha clamorosamente fallito l’accesso al Q3, risultando undicesimo. In gara è venuto fuori alla distanza, sorpassando e
venendo sorpassato. Era risalito secondo, poi le gomme lo hanno mollato (ha fatto due soste) proprio nel finale facendolo scende-
re quinto. Non si vince sempre, il 2012 è ben diverso dal 2011.
BAHRAIN
10
e lode
Ritrova pole, vittoria e serenità. Piccoli accorgimenti hanno fatto tornare in alto la Red Bull, ma l’impressione è che più che l’in-
tervento di Newey a fare la vera differenza questa volta sia stato proprio Vettel considerando la gara anonima del suo compagno
Webber, finito a 38”.
SPAGNA
7
Ci ha dato dentro fino alla fine nonostante un cambio di musetto e un drive through. Il campione del mondo, con una Red Bull
piuttosto deludente, ha strappato un sesto posto che è cosa misera rispetto alle abitudini recenti, ma che porta punti decisivi per
permettergli di rimanere leader del campionato assieme ad Alonso.
MONACO
8
In qualifica non l’hanno proprio azzeccata allora ha preferito salvare un treno di gomme. Scelta che ha pagato, anche se il podio
non è stato raggiunto. Ma rimane il fatto che Vettel da nono in griglia è arrivato quarto e non grazie ai ritiri altrui. Quando si è tro-
vato in testa, ritardando il più possibile il cambio gomme, era decisamente il più veloce in pista.