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CANADA
8
Aggressivo e grintoso, ha superato Vettel al pit-stop, ha tentato di avvicinare Hamilton quando era al secondo posto, alle spalle del
britannico. Poi, lui e la Ferrari hanno pensato al colpaccio non fermandosi per il secondo pit-stop. Poteva essere il colpo di genio
dell’anno, ma è andata male. Se sulla Lotus di Grosjean le gomme soft hanno retto permettendo al franco-svizzero di viaggiare for-
tissimo fin sotto la bandiera a scacchi, sulla Ferrari le soft sono degradate notevolmente quando mancavano più di 10 giri alla fine.
E per Alonso è iniziato il calvario girando 3-4 secondi più lento di Hamilton che con gli pneumatici freschi lo ha passato con facili-
tà al pari di Grosjean e Perez. Forse si poteva salvare qualcosa fermandosi a una decina di giri dal termine, di fatto imitando Vet-
tel. E così facendo, concludendo davanti alla Red Bull.
EUROPA
10
e lode
Se non vince compiendo imprese vere e proprie sembra non divertirsi quest’anno. Dopo il miracolo di Sepang, ecco quello di Valen-
cia. Viviamo alla giornata, chissà cosa si inventerà tra qualche GP.
GRAN BRETAGNA
10
Che peccato. Aveva fatto tutto bene, dalla pole a ogni giro del GP, ingaggiando anche un entusiasmante duello con Hamilton. Quan-
do Webber è arrivato come un missile, c’era poco da fare, giustamente ha pensato ai punti in arrivo dal secondo posto, anche se col
magone…
GERMANIA
10
e lode
Tutto quello che si può dire, di positivo, su un pilota, va girato ad Alonso. Una gran pole sul bagnato, una condotta di gara sopra le
righe sull’asciutto.
UNGHERIA
6,5
C’era poco da fare con questa Ferrari a Budapest. In sette giorni tutto cambia in F.1 e da star si passa ad outsider in un attimo. In
gara non si verificano occasioni di prendere al volo, lui pensa a portare a casa punti.
BELGIO
NC