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CHE FORTUNA
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Dario Sala
Alla fine ce l'ha fatta. Robert Huff dopo otto stagioni è diventato il Campione
del Mondo 2012 del WTCC. Un risultato in grossa parte meritato, ma che ha
avuto anche una componente di fortuna. Pur correndo molto bene e rimanen-
do sempre a contatto di Yvan Muller, Huff ha visto il mondiale venirgli incon-
tro proprio grazie agli errori del francese che a Shanghai ha anche complica-
to la vita al compagno Alain Menu. Huff è così arrivato a Macao con un van-
taggio in classifica che gli consentiva molta tranquillità. L'inglese ha comin-
ciato l'avventura con una grande serenità emotiva tanto che è sempre stato al
comando delle classifiche, realizzando una pole incredibile che avrebbe anni-
chilito chiunque. Questo in un circuito normale. Ma a Macao ogni metro deve
essere guadagnato. Figuriamoci un titolo mondiale. E così in gara uno, dopo
aver fatto un gran sorpasso a Muller è andato a sbattere con il posteriore del-
la sua Cruze contro il rail, rovinando una ruota. Anche se la cosa ha significa-
to il ritiro e il dimezzamento del vantaggio, Huff è riuscito a tornare ai box
dove i meccanici sono riusciti a riparare i danni nei tempi permessi dal rego-
lamento consentendogli di partire dalla sua posizione sullo schieramento.
Decisamente teso, ma consapevole di avere ancora un buon margine in clas-
sifica, Huff ha tenuto i nervi saldi e corso gara due badando a portare a casa
i punti necessari. Nella prima fase, ha seguito Muller poi, quando il francese
ha toccato Alex MacDowall, è riuscito a passare lo stesso Yvan scampando
all'incidente. A quel punto è rimasto a guardare la gara scorrere in regime di
safety-car. Alla ripartenza, a fargli rispuntare i capelli è stato Pepe Oriola che,
a pochi centimetri dalla sua vettura, ha tamponato Norbert Michelisz. Altra
paura passata in fretta. L’ennesima safety-car lo ha accompagnato fino alla
fine e fino al titolo mondiale. “Chiedo scusa a tutti quelli a cui ho causato un
attacco di cuore in gara uno” ha scherzato su Twitter il neo campione che con
molta onestà ha ammesso qualche fortuna. Ma non è solo con quella che si
vince. Servono una gran macchina, ottime capacità, nervi saldi e l'attitudine
mentale a vincere. Rob queste cose le ha guadagnate anno dopo anno. Ades-
so è un pilota completo e uno dei più forti in chiave futura.