Ma Macao ha segnato la fine di un'era. Quella della Chevrolet. La casa ame-
ricana gestita in pista dalla RML di Ray Mallock ha detto addio già da qual-
che mese, ma ora le cose sono diventate reali e fa un certo effetto. Detto del-
le vittorie, dei titoli e della bella organizzazione messa in piedi da Eric Neve
(
che lavora da un po' alla HWA Mercedes), bisogna sottolineare come que-
sta uscita faccia cambiare inmaniera definitiva il WTCC. Dei costruttori che
iniziarono l'avventura nel 2005 non è rimasto nessuno. Il WTCC ha cam-
biato il suo volto. Vecchi protagonisti lasciano con qualche rimpianto,ma
nuovi si affacciano.
Macao infatti ha cominciato a vedere il nome Honda inserirsi ai piani alti
del mondiale. E' scritto, lo sanno tutti che i prossimi dominatori saranno
loro, ma Tiago Monteiro e gli uomini diretti da Alesandro Mariani hanno
comunque fatto un lavoro davvero eccellente. Sul cittadino cinese, la Civic,
forte anche di un peso inferiore, ha combattuto quasi alla pari con le Che-
vy arrivando a podio in gara uno. Un risultato che certifica in pieno la qua-
lità del lavoro della JAS. Il primo passo verso un futuro radioso tutto dalla
sua parte. E il più felice di questo era Gabriele Tarquini. E' la parte bella
della sua gara a Macao perché se anche ora lo attende un futuro con un pro-
gramma ufficiale, parte dei suoi pensieri sarà andata alla Seat. La Casa che
negli ultimi sette anni lo ha cullato, portandolo anche al mondiale con un
motore che ha segnato un'epoca. “Cinghio” ha ringraziato gli spagnoli con
un casco che celebrava questo periodo, ma ora si appresta a vivere una nuo-
va e avvincente storia. Anche Norbert Michelisz ha vissuto a Macao la sua
incoronazione. Ha vinto fra gli Indipendenti grazie al vantaggio acquisito
in classifica nei precedenti appuntamenti. Sul circuito da Guia i tre conten-
denti al titolo, lui, D'Aste e Oriola non hanno fatto altro che buttarsi fuori
a vicenda e quindi la classifica è rimasta così com'era. Un titolo comunque
meritato quello dell'ungherese anche se le emozioni maggiori le ha regala-
te Stefano D'Aste.
Menu, Huff, Muller nell’ordine in gara 2
Gara d’addio
di Tarquini
con la Seat
62
WTCC
GARE A MACAO