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L'ORDINE DI ARRIVO
SABATO 17 NOVEMBRE 2012
1.
Andreucci-Andreussi (Peugeot 207 Super2000) in 1.19'01"0
2.
Scandola-D´Amore (Skoda Fabia Super2000) a 39"7
3.
Albertini-Scattolin (Peugeot 207 Super 2000) a 1'54"5
4.
Trentin-De Marco (Peugeot 207 Super 2000) a 2'43"0
5.
Ricci-Pfister (Subaru Impreza ) a 2'45"7
6.
Gianfico-Tolino (Mitsubishi Lancer Evo IX) a 7'04"7
7.
Cenedese-Simoni (Ford Fiesta) a 7´12"7
8.
Orecchion-Tali (Subaru Impreza) a 7'41"5
9.
Biolghini-Morina (Mitsubishi Lancer Evo X) a 7´58"1
10.
Murtas-Carta (Citroen Saxo VTS) a 18´56"6.
Vincitori Prove Speciali
Andreucci 4, Ricci, Scandola, Trentin e Albertini 1.
Classifica CIR piloti
1.
Andreucci 151; 2.Scandola 130; 3.Albertini 79; 4.Basso 75; 5. Perico 66; 6. Gamba
63; 7.
Campedelli 52; 8. Nucita 20; 9. Rendina 18; 10. Pajunen 14.
Classifica Junior
1.
Nucita 266; 2.Andolfi 215; 3.Campedelli 200; 4.Pajunen 192; 5.Tassone 184;
6.
Cunial 151; 7.Carella 113.
Classifica Piloti TRT
1.
Trentin 137.5 punti; 2.Ricci 75; 3.Gianfico 44.5; 4.Dettori 38; 4.Pierangioli 38.
Controcanto
Dal sito di AciSport: “Ormai da qualche anno il Cam-
pionato Italiano Rally si sta confermando serie di
assoluto rilievo tecnico ed agonistico, attirando i
maggiori costruttori impegnati a livello mondiale nei
rally…”. Non è aggiornatissimo, il portale della strut-
tura creata per promuovere l’automobilismo da cor-
sa nel Bel Paese: la presentazione del Campionato
Italiano Rally è ancora quella della passata stagione.
Ma si sa, i responsabili della comunicazione della
sub-federazione tricolore sono talmente oberati di
impegni che per forza di cose qualcosa resta indietro.
Del resto, niente lascia pensare che nelle stanze del
potere serpeggi il dubbio che le cose non siano pro-
prio così.
I fatti, però, raccontano un’altra storia. Travagliatis-
sima nel suo incedere, la “serie di assoluto rilievo”,
quella composta da gare di talmente alto livello da
rendere necessaria la rotazione, ha finalmente pro-
posto l’appuntamento con gli sterrati sardi. Gara lio-
filizzata, imperniata su appena tre tratti da ripetere
fino alla noia. Diluita in due giornate per dargli alme-
no i vaghi connotati di un rally. E ulteriormente
accorciato in corso d’opera. Ufficialmente per i pro-
blemi creatisi al momento di liberare il tratto dalle
auto che non avevano concluso il secondo passaggio.
Più realisticamente per l’incapacità di recuperare il
ritardo iniziale. Perché nel Bel Paese, terra di santi,
poeti, navigatori, organizzatori e dirigenti federali,
capita che gli addetti alla punzonatura degli pneuma-
tici – e quelli al refuelling – non si facciano trovare
pronti al momento giusto.