Pagina 23 - Italiaracing.net Magazine

23
BENTORNATO
MASSA
Stefano Semeraro
San Paolo per Felipe Massa significa casa, ma anche lacrime. Quelle
del 2008, quando a Interlagos perse il titolo mondiale per 500 metri,
e quelle di domenica scorsa, irrefrenabili, sul podio di una gara per la
Ferrari ancora una volta amara. «Ho pianto come un bambino – dice
Felipe – perché ho ripensato a tutta questa stagione così difficile, disa-
strosa nella prima parte e poi competitiva nel finale. Fernando deve
essere fiero di quello che ha fatto, è stato capace di vincere con una
macchina che non era certo perfetta e ha lottato fino all’ultimo con un
mezzo inferiore. Il suo è stato un campionato spettacolare. Perme inve-
ce, questa seconda parte deve diventare una preparazione per il pros-
simo anno». Ha ragione, Felipe, che in Brasile è salito sul podio davan-
ti alla sua gente, dopo una gara molto buona, grintosa, nella quale ha
dovuto cedere – e lo ha fatto volentieri – due volte il passo al compa-
gno di squadra. Ha incassato i complimenti di Luca di Montezemolo e
si è forse definitivamente tolto dalla spalla la scimmia del sospetto che
aveva aleggiato per una lunga parte della stagione: Massa è finito, dopo
l’incidente non è più lui, la Ferrari farebbe bene a silurarlo. Alzi lamano
chi, lontano da Maranello e da San Paolo, non l’ha pensato almeno una
volta. Ma come era giusto dire le cose come sembravano quando Mas-
sa non riusciva a cavare nemmeno un ragnetto dalla sua Rossa, è giu-
sto ammettere ora che Felipe nelle ultime tre-quattro gare è stato di
nuovo all’altezza del pilota che quattro anni fa lottava con Hamilton
per il Mondiale. Veloce in qualifica, tanto da finire due volte di fila
davanti ad Alonso; grintoso ed efficiente in gara. «Un grande uomo
squadra», come dice Domenicali. Qualcosa deve essergli scattato den-
tro, quando ormai quasi nessuno credeva più in lui, e quel qualcosa è
stato probabilmente innescato dalla conferma della Ferrari. Tutti lo
mollavano, ma a Maranello se lo sono tenuto stretto. Una mossa azzar-
data, da parte di Montezemolo e Domenicali, ma – oggi lo possiamo
dire – una mossa che ha pagato. Una scelta umana, più che tecnica,
che ci ha restituito un pilota di classe quando ormai eravamo convin-
ti che l’incidente di Budapest e un calvario durato quasi tre stagioni lo
avessero perduto. Ci ha messo un po’ di tempo, Felipe, ma ora sembra
tornato a casa. E l’anno prossimo dovrà dimostrarci finalmente che a
casa, qualche volta, si può anche sorridere, non solo lacrimare.
Il brasiliano che ha disputato un
campionato pessimo, si è riscattato proprio
nel finale di stagione e nella sua San Paolo
è stato velocissimo e grintoso come
mai prima, ricordando il Felipe del 2008