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1997 –
GP Europa – Jerez, 26 ottobre
Al suo secondo anno in Ferrari, Michael
Schumacher si gioca il titolomondiale pilo-
ti, chemanca aMaranello dal lontano 1979.
Sul circuito spagnolo, il tedesco si presen-
ta al comando della classifica con un pun-
to di vantaggio sul canadese Jacques Ville-
neuve, pilota della Williams-Renault, non-
ché figlio d’arte. Le qualifiche vedono tre
piloti a pari merito: Villeneuve, Schuma-
cher e Frentzen, secondo pilota Williams.
Per il regolamento, la pole va al canadese
in quanto primo ad aver realizzato il
miglior tempo. Ma al via il tedesco della
Rossa scatta meglio e va in testa. Villeneu-
ve non si perde d’animo e recupera il terre-
no perduto. Quando al 47° giro Schumi si
vede attaccato dal rivale chiude improvvi-
samente la porta alla curva Dry Sack. Una
manovra che provoca la collisione tra le due
monoposto e che vede la rossa finire ko.
Con Schumacher fuori gioco, Villeneuve
rallenta e si lascia passare dalle McLaren-
Mercedes di Coulthard e Hakkinen che
conquisterà il suo primo GP. Villeneuve
giunge terzo ed è mondiale, mentre il Kai-
ser verrà punito per quella manovra giudi-
cata intenzionale con l’esclusione dal mon-
diale.
1976 –
GP Giappone – Fuji, 24 ottobre
E’ l’epilogo di una stagione che ha visto la
lotta tra l’austriaco della Ferrari Niki Lau-
da e l’inglese della McLaren, James Hunt.
Lauda si presenta in Giappone ancora in
testa al mondiale, ma con solo 3 lunghezze
di vantaggio. Un margine andato via via
riducendosi a causa del drammatico rogo
in cui è rimasto vittima Lauda nel GP di
Germania al Nurburgring. Dopo aver salta-
to due GP, Lauda si ripresenta a Monza
ancora sofferente, ma stringe i denti cer-
cando di difendersi dagli assalti di Hunt. Il
giorno dell’ultimo atto, sul circuito giappo-
nese si scatena il diluvio che mette a
repentaglio la disputa della gara. Alla
fine si parte tra mille polemiche e già al
secondo passaggio termina la lotta mon-
diale. Lauda torna ai box e scende dalla
sua 312T2, ritenendo troppo pericoloso
proseguire la corsa. Hunt alla fine si
piazzerà terzo, malgrado una foratura a
4
giri dalla fine che lo costringerà ad una
sosta ai box e potrà festeggiare la sua pri-
ma corona mondiale.
1974 –
GP Stati Uniti - Watkins
Glen, 6 ottobre
Dopo anni tormentati, il Cavallino torna
a giocarsi il titolo piloti, grazie alla com-
petitiva 312B3, con il ticinese Clay
Regazzoni. La classifica vede il ferrarista
a pari punti (52) con il brasiliano Emer-
son Fittipaldi, al volante della McLaren.
Dopo le prove, Regazzoni è solo nono,
preceduto proprio da Fittipaldi. In gara
il ticinese navighrà nelle retrovie, con-
cludendo undicesimo. Fittipaldi invece
riuscirà a rimontare, piazzandosi quarto
e conquistando così il suo secondo scet-
tro mondiale.
1951 –
GP Spagna – Pedralbes, 28
ottobre
Alberto Ascari su Ferrari, si contende la
vittoria iridata con Juan Manuel Fangio
su Alfa Romeo. L’italiano è a quota 25,
l’argentino a 27. Ma nonostante la pole
position, “Ciccio” pagherà la scelta sba-
gliata dei tecnici del Cavallino. Hanno
infatti deciso di montare dei pneumati-
ci di misura inferiore. Ascari dovrà fer-
marsi ai box ben tre volte, per il rapido
deterioramento delle coperture. Fangio
avrà così la meglio sulla Ferrari di Gon-
zalez e l’Alfa di Farina. “Ciccio”, non
andrà oltre il quarto posto, consegnan-
do così la corona iridata a Fangio.
Nel 2008
è Massa a perdere
il titolo in maniera
rocambolesca
Nel 2006 Schumacher
perde il titolo nei
confronti di Alonso
Nel diluvio del Fuji
Niki Lauda perde
il titolo 1976