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GP BRASILE
IL PAGELLONE
Sebastian Vettel
10
Una pressione pazzesca sulle spalle, poi la pessima partenza, la tampo-
nata di Senna (con la sua complicità), la mente in subbuglio, il recupe-
ro incredibile, lamacchina danneggiata, la radio che non andava, il team
che gli monta le slick quando inizia a piovere, dunque un pit-stop in più
rispetto ad Alonso, l’ennesimo recupero, il sesto posto finale che gli è
valso il terzo titolo. Una freddezza che lascia a bocca aperta.
Lewis Hamilton
9
Una super pole, labagarre conButtonnei primi dieci giri, il cambiogom-
me, il recupero, di nuovo al comando dopo il sorpasso a Hulkenberg
favorito da un errore del tedesco. Poi, Hulkenberg si è rifatto sotto e lo
ha colpito alla prima curva. Avrebbe vinto Hamilton? Di sicuro le con-
dizioni erano le sue preferite e lui pareva in giornata di grazia.
Jenson Button
9
Una guida incredibile nella prima parte della gara, quando tutti mon-
tavano le gomme rain intermedie e lui proseguiva imperterrito con le
slick mantenendo il comando del GP dopo un bel sorpasso ad Hamil-
ton. Successivamente se l’è vista con Hulkenberg, ha perso terreno, si
è trovato terzo ed è stato baciato dalla fortuna per il contatto tra il tede-
sco della Force India e Hamilton che gli ha permesso di tornare al
comando, prendere i 25 punti che gli hanno consentito di chiudere il
mondiale al 5° posto e vincere la terza gara dopo Melbourne e Spa.
Felipe Massa
8,5
Una buona qualifica, una gara tutta d’attacco, con sorpassi incredibili,
a testa bassa. Il team lo ha tenuto fuori troppo tempo con le gomme
slick, è scivolato undicesimo, ha recuperato alla grandemettendosi die-
tro le Red Bull, poi facendosi passare da Alonso. Finalmente utile alla
causa, è stato decisamente più incisivo di Alonso, come in USA. Lo
switch mentale è stato completato, questo Massa è quello giusto.
Vitaly Petrov
8,5
Ecco che quando meno te l’aspetti il russo che pare ormai fuori dalla
F.1 ti salva il team Caterham permettendogli di scavalcare la Marussia
nella classifica costruttori al termine di una gran gara conclusa all’un-
dicesimo posto, ovvero a un soffio da quei punti mai presi dal team di
Feranndes. E mettendo in ombra Kovalainen.
IL DELUDENTE
WEBBER
Webber in testacoda mentre
Kobayashi e Di Resta
entrano in contatto